Trovata la scatola nera sullo Stino
di val.

Solo un'esercitazione, ma come se l'incidente aereo fosse successo per davvero. Una settantina i volontari in campo



Non l’ha saputo nessuno, ma la settimana scorsa è caduto un aereo cargo sul monte Stino, sopra Capovalle.
Terminate le operazioni di recupero delle salme dei due piloti, un nutrito gruppo di volontari è stato chiamato sul luogo del disastro per ricercare la scatola nera.

Passata l’emergenza, infatti, occorre sapere bene cosa è successo a quell’aereo, per evitare che eventuali errori possano ripetersi.
Tutto falso, ma anche no.
Nel senso che una settantina di uomini hanno “rastrellato” l’altopiano di Capovalle come se il marchingegno elettronico fosse da scovare per davvero. E l’hanno trovato.

L’idea è venuta ai volontari del Gruppo Comunale di Protezione Civile di Pozzolengo, guidati dal sindaco Paolo Bellini e dal coordinatore Luca Trincia, che hanno chiesto la collaborazione dei gruppi di Protezione Civile di Montichiari, Lonato e Bedizzole, Botticino, Capovalle, Agnosine.

A questi si sono aggiunti gli uomini e le donne del Gruppo Garda Bresciano della Croce Rossa Italiana con i volontari OPEM, gli operatori di Tignale Soccorso con un’ambulanza e quelli dell’Associazione “Cadet Basso Garda”.

Le operazioni sono cominciate al pomeriggio del venerdì dell’Immacolata, con 45 uomini che hanno raggiunto la sede dei volontari locali per un primo assaggio “teorico” di quello che avrebbero fatto il giorno dopo. Ieri le operazioni sul campo a forza piena, con la sala operativa che si è insediata nel piccolo rifugio della pista da Fondo sul Monte Stino.

Cinque le squadre, composte ciascuna da una decina di volontari, chiamate a setacciare il territorio.
Squadre “miste”: per tutte almeno un cadetto addetto alla cartografia, un caposquadra scelto fra i caposquadra della Protezione civile, un radio operatore, un volontario della Croce Rossa e uno che già avesse già conoscenza diretta dell’altopiano.
Sono stati ritrovati vari oggetti, tutti quelli disseminati il giorno prima.

La scatola nera è stata individuata alle 11:04.
Poco prima aveva effettuato alcuni passaggi operativi anche un piccolo aereo partito dall’aeroporto di Bedizzole.

Più tardi gli operatori si sono ritrovati tutti quanti al campo base di Capovalle dove i cucinieri, volontari anche quelli, hanno fatto egregiamente la loro parte.
Il tempo splendido, nonostante il campo fosse quasi interamente innevato, ha reso tutto sommato facili le operazioni.

Il “debriefing” finale è servito a mettere in evidenza i piccoli problemi che si sono creati, per lo più, in ordine alle procedure adotate nelle comunicazioni fra i gruppi e i coordinatori.
Del resto è proprio questo lo scopo di ogni simulazione: scovare le criticità e risolverle.

.in foto: la scatola nera; i volontari sul campo; il passaggio dell'aereo; il gruppo a fine esercitazione.


171209_capovalle_scatola_nera.jpg 171209_capovalle_scatola_nera.jpg 171209_capovalle_scatola_nera.jpg 171209_capovalle_scatola_nera.jpg