La serie A al giro di boa
di Luca Rota

Il campionato giunge alla fine del girone di andata, quindi è già tempo di tirare le somme. Pronostici rispettati o sorprese inattese? Chi andrà in Europa? Chi ai preliminari? Chi giù in B?


La diciannovesima giornata ha visto il Napoli laurearsi campione d'Inverno. I partenopei hanno tenuto un ritmo alto, rivelandosi concreti e cinici. L'unica loro sconfitta è da attribuire proprio a chi li insegue ad un solo punto. La solita Juve, che forse ha in più degli uomini di Sarri, una panchina lunga e di alta qualità. Riusciranno entrambe a mantenere questo ritmo, dati anche gli impegni europei?

A seguire l'Inter spallettiana, e la bella Roma di mister Di Francesco. Entrambe però sono in fase calante. La sosta magari potrà aiutarle a recuperare forma mentale e fisica. In quinta posizione la Lazio di Simone Inzaghi, compagine solida, nonché consolidata realtà d'alta classifica (e con un match da recuperare). Sull'ultimo gradino per l'Europa siede la Samp, che gioca un ottimo calcio, castiga le grandi, anche se è discontinua.

L'Udinese del nuovo corso Oddo ne ha inanellato cinque di fila (per giunta le prime vittorie dell'ex terzino rossonero in A), e da terz'ultima a fine Novembre, la ritroviamo oggi a ridosso della zona coppe. L'Atalanta del Gasp gioca su tre fronti, e lo fa egregiamente. Il Milan è un capitolo a parte. Il Bologna è da tenere d'occhio, magari anche soltanto per gli incassi del mercato invernale.

La Fiorentina sperimentale di Pioli rende meglio di quello che ci si aspettava, mentre il Toro di Mihajlovic delude per aspettative ed investimenti fatti in Estate. Il Chievo sembra essersi arenato dopo l'ottima partenza. Il Cagliari del ritrovato Lopez lotta tra media e bassa classifica, insieme al rinato Sassuolo passato a Iachini, mentre il Genoa del dopo Juric (ora affidato a Ballardini), annaspa e fa fatica.

La Spal è battagliera, e lotterà fino alla fine, così come il Crotone affidato alle cure di Zenga. L'Hellas di Pecchia è ancora alla ricerca di una continuità, che gli permetta di abbandonare la zona retrocessione. Il Benevento del subentrato De Zerbi ha vinto la sua prima in A, proprio nell'ultimo turno giocato. Troppo poco per ambire a restarci. A meno di clamorosi miracoli nel girone di ritorno, sembrerebbe essere questo già il primo verdetto.

Al giro di boa i valori iniziano a delinearsi. Una nutrita bagarre i posti valevoli l'Europa League, e lotta fino all'ultimo punto per quel che riguarda la zona retrocessione. L'indecisione regna sovrana anche per quel che riguarda i quattro posti in Champions, contesi da cinque agguerrite litiganti. Ora la parola passa al mercato di riparazione. Il tutto nell'anno del Mondiale, il primo dopo sessant'anni al quale non prenderemo parte.


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