Il gene non recessivo della solidarietà
di AA

Sono di Bione ben quattro delle Crocerossine attualmente attive in provincia di Brescia. Un dato statisticamente rilevante che si rifà ad una tradizione di solidarietà, che nel caso delle Crocerossine va avanti da 110 anni



L'antica Pieve montana di Bione raccoglie circa 1374 anime e rappresenta un tipico esempio di sana laboriosità lombarda.
Qui, si verifica un fenomeno di casualità unico nel suo genere, un elemento che comparato alle statistiche nazionali lascia davvero stupefatti.
Il dato si riferisce alla caratteristica comune dell'origine bionese di Infermiere Volontarie di Croce Rossa Italiana (ovvero crocerossine).
Una tradizione che ha avuto inizio nel secolo scorso con Francesca Fini, che conseguì il diploma di ostetrica dal Comitato della Croce Rossa Italiana di Milano.

La "Sciura China"
, svolse la sua preziosa "missione", perché tale era da ritenersi in quel tempo di povertà generale, divenne una guida per le donne che partorivano in casa, portando loro aiuto e assistenza sanitaria, rendendosi risorsa essenziale per tutta la Comunità.
Non ebbe figli, ma lei ed il marito Bortolo Ricchini divennero padrini del battesimo di ben 36 bambini.

Attualmente le crocerossine "bionesi" in servizio attivo sono quattro, fra loro tre hanno ottenuto il grado superiore che da Roma l'Ispettorato Nazionale conferisce quando vengono assunti incarichi direttivi.

Potrà sembrare un numero limitato, ma facendo le debite proporzioni con gli ultimi dati statistici reperibili suo Sito Istituzionale del Corpo delle Infermiere Volontarie, si rileva che nell'anno 2008 il numero delle crocerossine in servizio attivo erano 10.124.
Prendendo in considerazione l'attuale dato di 4 Sorelle "bionesi", significa che c’è una crocerossina ogni circa 343 abitanti.
Con la stessa proporzione a Brescia dovremmo averne circa 583 e in Italia circa 174.900.

A testimonianza dell'eccezione di questa casualità la fresca nomina di Carla Grandi a Ispettrice di Cremona, mentre all'ex Ispettrice Augusta Amolini, attuale referente per la Comunicazione dell'Ispettorato di Brescia, si aggiunge la nuova nomina di Caterina Laffranchi a Vice Ispettrice Bresciana.

Menzione a parte va fatta per Nunzia Vallini, che proprio oggi 3 gennaio compie gli anni, quarta donna in Italia Direttore di Giornale, il cui impegno direttivo anche di Teletutto le rendono umanamente impossibile partecipare a molti servizi, ma assicura da anni la sua partecipazione e il suo sostegno nelle attività promozionali, indispensabili a tutta la Croce Rossa cittadina.

Le quattro Sorelle (con questo termine si identificano le crocerossine), condividono il medesimo amore, lo stesso spirito di appartenenza e servizio che esprime il loro motto: "ama, conforta, lavora e salva".

Il probabile gene non recessivo della solidarietà, tramandato dai loro avi, potrebbe essere comparato in termini di valore a quello identificato nell'assenza di malattie cardiache scoperto dalla genetica negli abitanti di Limone del Garda.

Nella cifra resta un dato inequivocabile che induce alla riflessione, infatti è espresso nella Croce un senso più alto e profondo legato alla solidarietà e al comune sentire, un retaggio di cultura familiare radicata nella medesima anima di provenienza.

A.A. dal Giornale di Brescia.

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