«Scacco matto», il Carnevale e i Gonzaga
di Federica Ciampone

Uno spettacolo carnevalesco molto particolare quello che andrà in scena questa domenica, 11 febbraio, a Toscolano Maderno. Nell’occasione verrà inaugurato anche il Laboratorio di sartoria "Gonzaga", a cura dell’Associazione “Christian Hubmann”


L’Associazione “Christian Hubmann”, che da anni si occupa della promozione artistica e socioculturale degli adolescenti, organizza per questa domenica, 11 febbraio, un evento carnevalesco molto particolare.
 
Alle ore 14.45 il sindaco di Toscolano Maderno Delia Castellini inaugurerà, in via Benamati 71, il “Laboratorio Gonzaga”, un connubio tra musica, teatro e sartoria d’epoca. 
 
Dopo il taglio del nastro il corteo dei figuranti si recherà in piazza San Marco per lo spettacolo intitolato “Scacco matto della Principessa Isabella d’Este al Marchese di Mantova Francesco II Gonzaga”, che avrà inizio alle ore 15.00.

La presenza di Isabella d’Este sul lago di Garda, e in particolare a Toscolano Maderno, è documentata dall’Anno Domini 1490. Considerata la più grande donna della sua epoca, anche a detta di Ludovico Ariosto, Marchesa reggente di Mantova durante le lunghe assenze del consorte Francesco II Gonzaga, Isabella d’Este è stata ironicamente presa di mira dai figuranti dell’Associazione per mettere in scena uno spettacolo di Carnevale davvero originale.
 
Sono state rese oggetto di allegria anche le avventure galanti dei coniugi Gonzaga: mentre Isabella flirtava con Pietro Bembo, scrittore e cardinale, Francesco si dedicava, tra un’avventura militare e l’altra, a Lucrezia Borgia la quale, avendo sposato il fratello di Isabella, era di fatto cognata della Principessa.
 
Non mancheranno nel corso dell’evento musiche e letture a tema. I figuranti indosseranno naturalmente i costumi di scena rinascimentali prodotti dal Laboratorio Gonzaga, che aprirà alla cittadinanza domenica 18 febbraio per la prima visita ufficiale alla Mostra degli abiti di scena tra i più significativi realizzati dalle maestre del corso di sartoria teatrale.  
 
Come terminerà la simbolica partita a scacchi?
 
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