Carnevale ricchezza della comunità
di Cesare Fumana

All’inaugurazione della mostra dedicata al Carnevale di Bagolino organizzata dall’associazione artistica culturale Eridio a Ponte Caffaro un excursus e una riflessione sull’importante festa della comunità bagossa


All’inaugurazione, sabato pomeriggio, della mostra “Carnevale: storia e tradizione”, organizzata dall’associazione artistica culturale Eridio a Ponte Caffaro, si respirava l’attesa delle “santissime feste di carnevale”, come recita un proverbio bagosso.

A fare gli onori di casa
il presidente del sodalizio, l’inossidabile Lorenzo Bacchetti, che ha illustrato brevemente gli oggetti e il materiale in mostra, fra abiti vecchi e nuovi, le caratteristiche maschere e gli splendidi cappelli, gli strumenti musicali, preziosi documenti storici e una selezione di fotografie della festa, dagli anni 40 agli anni 80 del secolo scorso e molto altro.

Bacchetti ha ringraziato quanti hanno collaborato all’allestimento e chi ha prestato gli oggetti. Ad allietare l’evento, l’esibizione della compagnia di suonatori di Ponte Caffaro, che hanno proposto alcune delle musiche del carnevale bagosso.

A portare i saluti dell’amministrazione comunale è stata l’assessore Sabrina Scuri, in uno splendido costume d’epoca, che ha ringraziato l’associazione Eridio per queste per le numerose iniziative culturali realizzate in questi anni.

È toccato poi a due storici locali e cultori del carnevale di Bagolino, Lorenzo Pelizzari e Luca Ferremi, presentare le caratteristiche di questo carnevale unico nel suo genere.

Pelizzari si è soffermato sugli aspetti storici, ricordando che «Le prime notizie documentate del carnevale di Bagolino risalgo all'ultimo quarto di secolo del 1400 e sono delle note del Papaleoni ricavate dallo studio dell'archivio di Condino che narrano della presenza di compagnie del carnevale nella zona che va da Castel Condino fino a Odolo e Agnosine.  Il primo documento conservato nell'archivio di Bagolino che racconta del carnevale, invece, risale al 1518. Per questo si pensava a questa forma di festeggiamento per i 500 anni del documento che attesta i festeggiamenti del carnevale».

Ha poi ricordato che i festeggiamenti a Ponte Caffaro sono relativamente recenti, e risalgono a dopo la Prima guerra mondiale. Prima i caffaresi salivano a Bagolino per il carnevale.

Luca Ferremi ha invece incentrato il suo intervento sugli aspetti sociali del carnevale. «La ricchezza del Carnevale di Bagolino – ha affermato – è il senso di comunità che riesce a creare. Per due giorni all'anno, dal 1500, le nostre comunità vivono un momento aggregante molto forte e anno dopo anno, per centinaia di anni, si vede la differenza. Questo ha trasmesso la voglia di stare insieme e fare comunità. Questa è la ricchezza fondamentale del carnevale altrimenti non si spiegherebbe come sia arrivato fino ad oggi».

Ha poi sottolineato la ricchezza di espressioni artistiche e artigianali legati alla festa: dall’importante scuola di liuteria, all’arte del ricamo per gli abiti.

Un patrimonio, quindi, artistico, culturale e sociale, da conservare, custodire e tramandare.

In foto:
. da destra, Sabrina Scuri, Luca Ferremi, Lorenzo Bacchetti e Lorenzo Pelizzari
. cappello di ballerino
. abito di ballerino
. suonatori di Ponte Caffaro


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