Avis in classe, piccoli passi per una cittadinanza attiva
di Adele Caini

Anche gli alunni delle classi quinte della scuola primaria e delle classi seconde della secondaria di 1° grado dell’Istituto comprensivo “A. Belli” di Sabbio Chiese fra i protagonisti del progetto Avis


Da alcuni anni ormai Avis affianca il mondo della scuola con proposte tese a diffondere valori di solidarietà, gratuità, dono.
Con la missione di responsabilizzare ciascuno perché contribuisca a costruire una società aperta e attenta agli altri.

In questi giorni si è concluso suscitando interesse e soddisfazione da parte di tutti il progetto “Piacere: Avis. E tu?” promosso dall’Avis provinciale di Brescia e  le sezioni Avis Comunali del territorio in collaborazione con l’Osservatorio sul Volontariato dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia, si propone i seguenti obiettivi:    
- aumentare le conoscenze sulle realtà associative presenti sul territorio, in particolare sull’Avis;
- rispondere alle curiosità dei ragazzi rispetto ad alcune associazioni;
- riconoscere i propri valori, le esperienze di solidarietà proprie e dei compagni e concettualizzarle;
- riconoscere la diversità degli stili di vita e valutare le conseguenze di ciascuno;
- riconoscere quanto il proprio stile di vita sia importante per star bene.

Il progetto ha raggiunto 12 classi di 8 comuni diversi, per un totale di circa 280 studenti.
Interessati gli alunni e insegnanti delle classi quinte della scuola primaria e gli studenti delle classi seconde della scuola secondaria di 1° grado dell’Istituto comprensivo “A. Belli” di Sabbio Chiese.
Il programma ha seguito le esigenze dei ragazzi e degli insegnanti prevedendo visite guidate presso il Centro Raccolta dell’Avis Provinciale di Brescia e all’Unità di Raccolta di Barghe.

Tutti gli interventi si basano sul metodo attivo-induttivo, utilizzando stimoli atti a valorizzare ogni intervento dei giovani e a promuovere una riflessione critica sulle proprie e altrui esperienze. Durante gli incontri sono stati utilizzati materiali audio–visivi, giochi e attività didattiche; slides inerenti alla composizione del sangue e ai gruppi sanguigni; materiale Avis occorrente per la donazione; materiale promozionale dell’Avis e gadgets.

Quali benefici educativi? Spesso dopo gli interventi “avisini” gli insegnanti segnalano che le classi dimostrano rispetto nelle dinamiche interpersonali, consapevolezza di alcuni valori come la salute, apprezzamento per avere scoperto i mondi della solidarietà e della gratuità, fiducia nelle proprie capacità.
Le attività di “Piacere: Avis” sono pensate per gli alunni e anche per i loro genitori: ad essi sono indirizzati alcuni dépliant che Avis elabora, a loro sono rivolti gli inviti a prendersi cura della propria salute e diventare donatori.

“Piacere Avis”
si svolge preferibilmente nelle Unità di raccolta dove gli studenti vengono trasportati in totale gratuità perché i costi del progetto sono sostenuti dalle Avis di Agnosine-Bione, Odolo-Preseglie, Sabbio Chiese, Vestone, Vobarno.
Le classi incontrano donatori, visitano le sedi, familiarizzano con il percorso del donatore e con tutta l’attività organizzativa che impegna i volontari avisini, svolgono attività inerenti la figura dell’avisino e comprendono il valore della salute per sé e per gli altri.

“Non darmi ciò che desidero, ma ciò di cui ho bisogno. Insegnami l’arte dei piccoli passi.”
Da “Il piccolo principe” Antoine de Saint-Exupéry

La referente scuola AVIS
Adele Caini
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