Una «Polveriera» per la Rocca d'Anfo
di Ubaldo Vallini

Dopo la messa in sicurezza dei versanti ed il ripristino delle strutture, la Rocca d'Anfo necessita di manutenzione per essere turisticamente fruibile. Si candida La Polveriera-APS, sodalizio che si presenterà pubblicamente lunedì 30 aprile a Nozza



Formalmente è nata a dicembre dello scorso anno da una “costola” del Gruppo Sentieri Attrezzati di Idro e a differenza della progenitrice, che dedica le sue attenzioni a vasto raggio sul panorama sentieristico della zona, l’intenzione è quella di interessarsi delle peculiarità storiche naturalistiche e paesaggistiche della Rocca d’Anfo.

Stiamo parlando dell’associazione di promozione sociale “La Polveriera”
presieduta da Maurizio Zenucchi, che lunedì 30 aprile a Nozza, nella sala delle assemblee della Comunità montana di Valle Sabbia, si presenterà al pubblico per presentare le finalità e per proporre un programma di valorizzazione della fortezza che da centinaia di anni si affaccia sull’Eridio, cercando magari anche delle adesioni capaci di rimpolpare il sodalizio.

Undici per ora i componenti,
alcuni dei quali hanno la patente di Gae (Guida Ambientale Escursionistica) pronti ad intervenire nella gestione del museo “Rocca d’Anfo”, nella conduzione di visite guidate o nella manutenzione dei percorsi che per chilometri si inerpicano all’interno della fortezza.
Pronti ad assicurare supporto volontario o professionale: ruoli che i membri del sodalizio non si sono certo inventati di punto in bianco, essendo loro stessi ad averli ricoperti fin al maggio del 2007 con le prime aperture al pubblico.

La nuova associazione,
in più, ha il merito di fare sintesi della professionalità già dimostrata dal Gruppo Sentieri Attrezzati, coinvolgendo le forze locali messe in campo dalla Pro Loco di Anfo.

“La Polveriera”, che mutua il nome dal più recente utilizzo della fortezza da parte dell’Esercito Italiano, ha già ricevuto un sostanziale “ok” anche da parte amministrativa, con la Regione e la Comunità montana che stanno impegnando ingenti risorse nella sistemazione e nella gestione della Rocca e con l’interessamento più indiretto del Comune di Anfo.

E’ interesse delle amministrazioni tutte
salvaguardare gli sforzi fatti negli anni per riportare alla luce prima, mettere in sicurezza e poi avviare alla fruizione turistica questo straordinario monumento.
Fallire l’obiettivo trascurando un’accurata manutenzione di sentieri e camminamenti sarebbe infatti un errore.
Si tratta ora di capire più nel concreto, misurando tempi e risorse di ciascuno, come tradurre questa disponibilità in accordi ed azioni.

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