La Nasego dei campioni
di red.

Teatro per due anni di una prova del Tricolore di lunghe distanze e Km verticale, la Nasego edizione 2018 prende la rincorsa e si presenta sul palcoscenico internazionale con l’obiettivo di entrare presto ad essere tappa del Mondiale


Un obiettivo, quello di diventare prova del Campionato del Mondo, che sembra a portata di mano, grazie alle sinergie che in questi anni hanno già premiato la competizione valsabbina: c’è l’ABCF Comero capace di coinvolgere una nutrita cordata di sponsor, c’è la logistica tecnica targata Atletica Valli Bergamasche, ma soprattutto ci sono Casto e la Valle Sabbia, con le istituzioni e i tanti volontari che a diverso titolo hanno a cuore lo sport ed il territorio.

Doppio l’appuntamento per il 12 e il 13 di maggio: il sabato con la terza edizione del “Vertical Nasego”, la domenica con la “Classica del Savallese”, cioè il Trofeo Nasego, giunta alla sua 17esima edizione.

Nei giorni scorsi, in occasione della conferenza stampa di presentazione, nella sala del Consiglio comunale di Casto sono intervenuti gli amministratori dei due Comuni interessati dai percorsi: Diego Prandini per Casto ed Iside Bettinsoli per Lodrino.
Con loro i sindaci limitrofi di Bione e Mura, Franco Zanotti e Nicoletta Flocchini, il Presidente della Comunità Montana di Valle Sabbia Giovan Maria Flocchini e l’assessore allo sport del Comune di Casto Fulvio Freddi.

Quest’anno lo sforzo è andato nella direzione dell’internazionalizzazione della gara. E a quanto pare sta riuscendo alla grande.

Fra coloro che hanno già assicurato la loro presenza
, infatti, al femminile spiccano la keniota neo-campionessa del mondo Lucy Murigi, la britannica Sarah Tunstall, la rumena Denisa Dragomir e la francese Celine Lafaye.

Tra gli uomini invece spiccano il ceco Robert Krupicka, il capitano della nazionale francese Julien Rancon e l’austriaco naturalizzato Isaac Kosgei.
Ma non mancano anche alcuni fra i migliori Azzurri, guidati dal detentore del Trofeo Nasego 2017, Cesare Maestri, presente alla conferenza di Casto insieme a due bresciani, anche loro colonne portanti della Nazionale Italiana di Corsa in Montagna: Barbara Bani ed Alessandro Rambaldini che praticamente corre in casa.

Nelle parole di tutti e tre gli azzurri, come in quelle del Team Manager FIDAL Tito Tiberti presente per portare il saluto della Federazione, il senso di profondo attaccamento che lega la Corsa in Montagna Italiana a questo luogo ed a questa gara, che vedrà davvero tantissimi azzurri al via delle due gare per dare vita ad una sfida da leggenda contro i top internazionali.

Fra le numerose manifestazioni a corollario
della gara, il momento culturale del sabato sera, nel centro sportivo di Famea, quando si parlerà coi Gemelli Martin e Bernard Dematteis dell’impresa che la scorsa estate li ha portati a stabilire il nuovo primato di ascesa al Monviso, un record che durava dal 1986.

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