Conca d'Oro Bike, edizione numero venti
di Angelo Lossi

La classicissima fra e granfondo nostrane dedicate alle ruote grasse, il prossimo 6 di maggio invaderà i sentieri della Conca d'Oro. Folgorato dall'evento che passa accanto a casa sua, Angelo Lossi, ci manda le sue impressioni, Le pubblichiamo volentieri



Come in ogni competizione il fascino e l’effervescenza della corsa alla velocità, del ritmo atletico e del gesto di classe mette in luce e riaccende i fari sulla manifestazione ciclistica del gruppo G.S Odolese.
Oggi si festeggia un primato indiscusso, in cui il raggiungimento delle venti edizioni all’attivo di questa infaticabile corsa al successo con la propria preziosa collaborazione di partner è diventata un modello che la contraddistingue in tutto e per tutto.

In questi anni l’esempio e lo spettacolo offerto la riempie più che mai di impronte profonde e trasferisce quel motivo in più di entrare a far parte in una griglia tutto potenza e fascino.

Conca d’oro bike è un nome che oramai risiede le sue origini, da cui ha fatto conoscere il suo carismatico aspetto di un gruppo decisivo e in cui le decisioni le si prendono tutti insieme in quel viaggio inconfondibile sullo scenario della Vallesabbia e il suo resto.

Le due ruote pianeta fedelissimo hanno in questi anni pedalato accanto a big e realtà sportive scrivendo leggende nazionali, con un palmares di eccezione e un albo d’oro anche in più anni che ha parlato decisamente bresciano.

La conca d’oro in programma per questo 6 maggio diventa sempre più una fetta di palcoscenico da divorare sotto la pressione delle proprie prestazioni, fissarci un appuntamento chiaro e inventarsi una propria gara personale in connessione no-stop del paesaggio e dell’offerta turistica.

Questa competizione ha una chiave tutta particolare, che calza a pennello in personalità e trasparenza e se in tutti questi anni è ancora presente nel movimento off-road questo testimonia l’occhio sorprendente di inserire anche per questo mese e in programma per la domenica la copertura di due percorsi, affinchè si possa avere un opzione in più di inserirsi nel tracciato più abile a noi e più congeniale al perfezionamento di allenamento svolto.

Si avrà quindi la scelta di due settori, affiancando al percorso granfondo di media difficoltà un percorso altimetrico più sviluppato.
Una Marathon di 62 chilometri appunto con un dislivello considerevole.

Lo slogan resta comunque detto e scritto le salite iniziano fin da subito nella propria testa, puoi sforzarti a studiare con il tuo personal gps le molteplici funzioni per quanto riguarda altimetrie  e pendenze, ma poi lo start darà da lì in poi la versione reale delle tue ambizioni.

Il tutto diventerà una presenza focale, una pagina da provare a riscrivere in una festa generale all’insegna dell’ amicizia e di quell’inizio che ci permette di assaggiare l’ebrezza in corsa.

Il 6 maggio inizierà una nuova fatica, quella che recita la sopportazione alla fatica e i punti decisivi la faranno da padrone. Con le salite la filosofia principale non bisogna sottovalutarle e non si scherza e non tutti anno quell’affinità spiccata al volante.

Faticare in salita non è razionale e nemmeno comodo ne tantomeno risulterà sempre semplice capire le sensazioni, ma chi vuole vincere e mettere nel proprio carniere un tempo perfetto dovrà osservare la propria forma fisica se è realmente pronta a riconfermarsi e senza tentennare mulinare sui pedali.
Per chi invece vuole con regolarità e senza esagerare  crederci comunque anche per posizioni meno ambite lo spazio per caricarsi ci sarà e l’agonismo vero entrerà da subito e sarà il messaggio simbolo.

In ogni gara come questa non bisogna nascondersi ma ingranare il rapporto migliore e farsi strada verso un collegamento fiero.

Conca d’oro è fotografare i momenti più belli, da quando si parte a quando si barcolla in presenza poi di energie ridotte al lumicino e si vede il traguardo ancora però pesantemente distante e fare la doppia impresa significa veramente trainare quell’applauso e quelle convinzioni anche con sconfitte sotto lo striscione di arrivo.

Ma il complesso della gara prende spunto in considerazioni al fine di seguire che tutto inizi, prosegui e si concretizzi al meglio.
La struttura di questa manifestazione e la sua ricetta segreta sono quei tasselli fondamentali dei pilastri al suo interno che con volontari e direzione precisa alimenta anche all’interno di tutto l’anno spazi per tutti.

Conca d’oro è rimettersi in gioco, per tutto l’anno senza mai fermarsi, rimanendo in attività allargando quelle proposte e iniziative.
Il lavoro di squadra del gruppo a anche allestito nei punti dei comuni valsabbini aree di bacheche illustrative  per promuovere il territorio con cartine descrittive per pedalate cicloturistiche.
Questo un ulteriore passo in avanti del G.S Odolese, nella loro sfera di esperienza.

Che sia una grandissima domenica perché Conca d’oro bike sia un motivo in più per far parte nell’atmosfera che crea e fa tesoro nel suo piatto forte, ovvero l’energia e la spontanea presenza di tutti i quali ogni volta cerca e acclama.

Buon lavoro a tutto il gruppo
e forza ragazzi anche per quest’anno raccoglierete tanti progetti nuovi e insieme a tutti si dovrà seguire sempre la stessa passione che accomuna e rilascia storie nuove, nello sport che diventa sempre più un sacrificio ma in tutto ciò vive e sia articola quel legame verso il quale tutti sono indispensabili. Buona domenica in vista di una nuova sfida tutta da assistere e animare al meglio.

Angelo Lossi


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