Carambola ai Due Stradoni
di val.

L’incidente, frontale, sarebbe stato innescato dal rallentamento improvviso di un’auto che voleva fermarsi a bordo strada, che pero si è dileguata. La stanno cercando gli agenti della Locale


Violentissimo incidente quello che avuto luogo poco dopo le 11 di questa mattina in località Due Stradoni, lungo la 237 del Caffaro, fra Ponte Re e Nozza.

Secondo una prima ricostruzione, operata dagli agenti della Locale valsabbina al comando dell’Ispettore Fabio Vallini, il tutto sarebbe stato generato da un’autovettura, che dovrebbe essere una Fiat Panda, che ha rallentato all’improvviso per accostare sulla destra, alla fine di un lungo curvone, lo stesso che è stato teatro di un incidente mortale giusto la scorsa settimana.

Dietro questa Panda
, che poi si è dileguata, in direzione di Nozza, viaggiava su un furgoncino Renault Kangoo un 40enne di Asola che accortosi all’ultimo momento dell’ostacolo,  per evitare il tamponamento, d’istinto ha scartato sulla sinistra.
Il caso ha voluto che in quello stesso istante dall’altra parte stesse sopraggiungendo il camioncino Nissan Cabstar di un muratore di Anfo, carico di materiali edili.

Lo scontro fra i due mezzi è stato frontale e violentissimo: il Kangoo si è girato su se stesso per 180 gradi, il Cabstar, con la ruota anteriore sinistra distrutta, è finito nel prato verso il fiume.

Nella carambola è stata coinvolta anche una quarta auto, un’altra Panda, questa condotta da un’insegnante 30enne domiciliata a Lavenone, che se l’è vista brutta: seguiva il Kangoo ed ha finito col tamponarlo ed è stata fortunata a non essere centrata a sua volta dal Nissan che dopo l’impatto ha deviato sulla sinistra.

Fra tutti, ad avere la peggio, il muratore di Anfo, un 46enne, che è rimasto incastrato coi piedi all’interno del mezzo.
Provvidenziale l’intervento dei vigili del fuoco di Salò, che l’hanno estratto per consegnarlo nelle mani dei soccorritori giunti sul posto da Vestone con un’ambulanza e l’infermierizzata.
Il ricovero è avvenuto a Gavardo, con codice “giallo”.

I vigili stanno ora cercando di dare un nome al conducente della Panda che se n’è tranquillamente andato via senza dire niente a nessuno. Uno sconosciuto che a questo punto farebbe meglio a farsi vivo di persona, per evitare di essere accusato di omissione di soccorso.

Veloci le operazioni di soccorso, i rileivi e lo sgombero dei mezzi: alle 12:30 la strada era già ststa riaperta.

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