L'aquila ritrovata di Provaglio
di Ubaldo Vallini

Era stata rimossa dal monumento ai Caduti una decina di anni fa. L'hanno ritrovata due ragazzini. Per la festa del "Dos de Crus" è stata consegnata agli Alpini del paese



Aveva preso il volo una decina di anni fa e nessuno sapeva che fine avesse fatto.
Era finita in una discarica improvvisata, dove due ragazzi impegnati in opera di volontariato l’hanno ritrovata e consegnata perché tornasse al suo posto.

Stiamo parlando della maestosa aquila di bronzo che dal giorno della sua edificazione faceva compagnia al monumento sul quale sono stampigliati i nomi dei Caduti di Provaglio Valsabbia, nella frazione di Cedessano.

Era sembrato strano che dei ladri ci avessero posato sopra gli occhi, però era scomparsa per davvero e nessuno avrebbe mai pensato, dopo tanto tempo, che quell’aquila potesse riapparire.

Ci hanno pensato Maicol e Samuel
, questi i nomi dei due giovani volontari, che l’hanno consegnata direttamente nelle mani del capogruppo degli alpini Edoardo Ghidinelli, in occasione della Festa che le Penne nere di Provaglio Valsabbia hanno organizzato al “Dos de Crus” domenica 29 aprile.

I due ragazzini,
che spesso collaborano alle iniziative di volontariato, hanno ritrovato l’aquila un paio di settimane fa durante un intervento dei volontari vicino ad una piazzola che un tempo ospitava alcuni cassonetti: nel ripulire un argine si sono imbattuti a quello che a prima vista sembrava un pezzo di metallo che usciva dal terreno.

La consegna della scultura bronzea è avvenuta un po’ a sorpresa, subito dopo la cerimonia dell’alzabandiera presso il monumento.
Gli alpini, riconoscenti, presto si adopereranno per ricollocarla al suo posto, in sostituzione di quella di dimensioni più piccole piazzata in sua vece.

La cerimonia è poi proseguita al Dos de Crus,
sull’altura dove è posta un’antica croce in legno che gli avi avevano sistemato in quella posizione perché proteggesse gli abitanti del paese e anche quelli dell’intera valle.

In una nicchia, alla base della croce,
è conservata una pergamena metallica che riporta uno scritto elaborato sei anni fa dai ragazzini delle Elementari di Provaglio: inneggia allo spirito della comunità e si conclude con la frase “perché senza passato non esiste futuro”.

Un monito che in qualche modo sembra sia stato rispettato dall’azione di recupero da parte dei due ragazzini.

Maicol e Samuel, per altro, ritengono che il ritrovamento dell’aquila di bronzo non sia dovuto a un semplice colpo di fortuna, ma che possa aver fatto loro da guida lo spirito dell’amico, alpino e scultore, Massimo Pasini, recentemente scomparso.
E tutto sembra tornare.

.in foto: i due ragazzi; il monumento di Cesane.


180402Samuel_e_MaicolR.jpg 180402Samuel_e_MaicolR.jpg