Caos sulla strada del rientro
di val.

Domenica pomeriggio di passione, per chi si è ritrovato a percorrere in discesa la 237 del Caffaro dal Trentino fino a Idro. Prima un incidente a mezzogiorno, poi uno alle 16. E il traffico ha potuto riprendere a scorrere solo dopo le 21


Prima un incidente fra un’auto e una motocicletta sulla “solita” lunga curva che gira a destra fra la Rocca d’Anfo e Sant’Antonio, che nonostante la fresca asfaltatura resta evidentemente difficile da interpretare nella geometria per centauri ed automobilisti poco attenti.
In questo caso ad avere la peggio sarebbe stato un motociclista, trasferito poi al Civile con l’eliambulanza fatta alzare in volo da Brescia.

Poi un altro, poco prima delle 16, fra due autovetture.
Ed è questo soprattutto, avvenuto fra la Pieve di Idro e la località Grotta, ad essere stato causa di guai immensi per chi si è ritrovato suo malgrado a viaggiare sulla 237 del Caffaro, soprattutto sulla strada del rientro dal Trentino.

Le cause e l’esatta dinamica di questo secondo incidente, sono al vaglio della Locale della Valle Sabbia, intervenuta sul posto con una delle sue pattuglie.
Ad entrare in rotta di collisione sono state una station wagon Kia alla cui guida c’era un 71 enne residente ad Orzinuovi, che scendeva in direzione di Brescia, ed una Fiat Sedici con sopra padre, madre e figlio, di 64, 59 e 37 anni, di Sarezzo, che saliva invece dalla parte opposta in direzione del Trentino.

Dopo l’urto, hanno avuto bisogno di cure mediche soprattutto l’uomo alla guida della Fiat e sua moglie, che sedeva dietro: il primo elitrasportato alla Poliambulanza di Brescia, la seconda finita in Pronto soccorso a Gavardo.
Per fortuna nessuno dei due in gravi condizioni.

C’è voluto del tempo, invece, perché la strada potesse essere riaperta: tempo per le operazioni di soccorso, con l’eliambulanza che per altro non aveva la possibilità di atterrare nelle immediate vicinanze; tempo per effettuare i rilievi da parte degli agenti della Locale, che erano altrove impegnati e quindi sono arrivati con circa un’ora di ritardo; tempo per sgomberare la strada dai veicoli e dai detriti sparsi ovunque.

Fatto sta che solo alle 17:30 la strada ha potuto essere riaperta a senso unico alternato, con i carabinieri di Bagolino a dare una mano nella gestione del traffico, e solo un’ora dopo, quindi alle 18:30, la strada è stata riaperta del tutto.
Su un'arteria che in quelle ore la domenica pomeriggio è già intasata di suo, questa sequenza di eventi ha causato code che intorno alle 20 arrivavano fino a Darzo.

C’è voluta un’altra oretta almeno, perché il traffico potesse riprendere a scorrere.
Per qualcuno si è trattato di impiegare due ore e mezza per coprire il tragitto fra Sant’Antonio e Idro.

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