All'Hungaroring in cerca di riscatto
di Redazione

Non c'è tempo per rifiatare, ad appena una settimana dal round di Hockenheim, Alberto Cerqui scenderà nuovamente in pista il prossimo weekend all'Hungaroring (H) per il sesto round della spettacolare Porsche Mobil 1 Supercup 2018.


Il pilota valsabbino, dopo il round all'Hockenheimring, arriva sul guidato e stretto circuito magiaro con l'obiettivo di riscattarsi e di tornare a lottare nelle posizioni di testa. Al volante della Porsche 911 GT3 n.12 del team Dinamic Motorsport, Cerqui affronterà l'Hungaroring dopo l'esperienza in WTCC del 2012 e per la prima volta guiderà la berlinetta di Stoccarda sul tracciato che sorge alle porte di Budapest.

Sulla carta si tratta di una gara decisamente importante per Cerqui su una pista sicuramente non facile. Lungo solo 4.381 metri, il circuito ungherese è uno dei più corti e stretti della stagione e non offre particolari spunti per i sorpassi esclusa la prima staccata dopo il rettilineo dei box in leggera salita. Il primo settore è piuttosto lineare con poche curve fino al curvone 5 in appoggio che apre il secondo settore, molto più guidato con due varianti e continui cambi di ritmo. L'ultimo tratto richiama, seppure in dimensioni più contenute, il Motodrom di Hockenheim, con due ampi curvoni in appoggio, a sinistra prima e a destra poi, che riportano sul rettifilo dei box.

Il sesto round della stagione 2018, evento di supporto al Gran Premio di F1, si aprirà venerdì con la sessione di prove libere in pista alle 18:45 (GMT +2), prima fondamentale occasione per affinare lo stile di guida e il set-up alle particolari caratteristiche della pista ungherese. Sabato alle 13:25 i piloti si sfideranno per la pole position, mentre domenica la gara scatterà alle 12:45.

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"L'Hungaroring
- dichiara Alberto Cerqui - è l'unica pista dove non ho provato questa vettura fino ad ora, quindi sarà un weekend stimolante sotto ogni punto di vista. Il tracciato mi piace, è molto guidato e quindi consente di esprimere al meglio lo stile di guida, ma è molto stretto, il secondo dopo Monaco, e quindi le qualifiche saranno determinanti. Ad Hockenheim ho avuto la prova che in questo campionato e con queste vetture è davvero molto difficile superare. Anche se si ha un passo migliore di chi precede in termini di tempi sul giro, quando si arriva sotto non si ha molto margine di staccata perché la Porsche 911 GT3 non ha l'ABS e si rischia il bloccaggio delle ruote. È complesso riuscire a concretizzare rimonte eclatanti, quindi occorrerà essere veloci e precisi fin da subito. Sto lavorando molto al simulatore in questi giorni, studiando tutti i dati possibili per arrivare in pista pronto. L'incognita meteo potrebbe rimescolare le carte, ma con la pioggia diventa tutto più imprevedibile e io sono pronto a dare del mio meglio in ogni situazione".
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