I nuovi turismi del Garda
di Redazione

Quali sono le forme emergenti di turismo? Quali le proposte e i progetti più innovativi? Il volume "I nuovi turismi del Garda. Buone prassi per il domani" offre diversi spunti di riflessione


Con 25 milioni di presenze turistiche annuali, il lago di Garda costituisce una delle principali mete italiane per viaggiatori e vacanzieri provenienti da ogni parte del mondo.

Le peculiarità del Garda
come destinazione turistica sono note sin dalla metà del XIX secolo, e, nel corso del tempo, hanno conosciuto trasformazioni che si legano alle molte vicende storiche, economiche e sociali che hanno interessato la regione gardesana.

Il testo I nuovi turismi del Garda. Buone prassi per il domani (Liberedizioni, 2018), curato da Valerio Corradi e Marcello Zane, si interroga sulle tendenze recenti e sulle prospettive del turismo gardesano, con l'idea che dal passato possono giungere significativi esempi di come sia stata affrontata la sfida dell'innovazione e con la consapevolezza che oggi è necessario misurarsi con un quadro complesso e in continuo mutamento, segnato dalla globalizzazione dei mercati e dell'offerta, dalla ridefinizione di mete e fruizioni, dai nuovi e più ampi significati che si associano all'esperienza della vacanza, e dalla ineludibile richiesta di sostenibilità.

Il volume rende disponibili testi che alimentano una riflessione e rendono note opzioni e buone prassi, avanzando domande e offrendo stimoli per osservatori, decisori pubblici e operatori privati impegnati nella programmazione di lungo periodo.

Particolare spazio
è riservato alla narrazione di esperienze e modelli emergenti, atteggiamenti virtuosi, nuovi equilibri e positive pratiche in grado di aprire nuove linee di sviluppo per il settore e di generare nuovi modi di fare turismo
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