Addio al partigiano Felice
di val.
Mura Savallo è in lutto. Questo sabato mattina è spirato Felice Fiori, eroe della Resistenza. Il 3 giugno scorso aveva festeggiato il raggiungimento del secolo di vita
Aveva cent’anni il partigiano Felice Fiori. Aveva combattuto coi Lupi di Toscana in Albania, Francia e poi in Grecia.
Si trovava in Calabria l’8 di Settembre, e una volta tornato a casa, a Mura, si è dato alla macchia per combattere fascisti e tedeschi con la 22^ Brigata Garibaldi.
Il 10 di agosto del 1944 casa Fiori a Mura venne data alle fiamme e vi morirono dei partigiani:
«Le brigate nere presero in ostaggio la mamma, le mie due sorelle e un fratellino, imponendoci di consegnarci per non ucciderli» ricordava Felice, lucido fino alla fine.
Una ferita ancora aperta in paese, perché l’operazione fu possibile grazie alla presenza di delatori locali.
I partigiani si consegnarono per salvare le loro famiglie e finirono prima a Idro nell'albergo Milano, dove c’era il quartier generale e dove vennero torturati, poi a Canton Mombello e quindi avviati in campo di concentramento. Fuggirono a Trento, approfittando di un bombardamento e tornarono a Mura.
A guerra finita Felice riuscì a catturare il fascista Bianchi, torturatore suo e dei fratelli:
«Mi disse di far di lui quel che volevo ma di salvare i suoi due figli. Allora chiusi la porta e andai via senza fargli nulla. Noi non eravamo come loro» è stata la sua testimonianza.
Con Felice Fiori, figura di spicco della Resistenza in Valle Sabbia, se ne va un’epoca di eroi.
Il funerale è stato fissato per lunedì alle 16 in Santa Maria Assunta a Mura.