Elvis Presley rivive in una collezione da record
di Aldo Pasquazzo

A 40 anni dalla morte del re del rock'n roll, un collezionista di Storo conserva nella sua abitazione dischi, articoli di giornale, immagini e targhe dedicati al cantante


Riguardo alla vita e ai tanti successi di Elvis Presley in quella casa di Storo non manca proprio nulla. Non una fondazione, ma una vera e propria collezione di memorie quella di Guerino Beltramolli, classe 1940, che a distanza di decenni di Elvis Presley conserva non solo un buon ricordo ma anche dischi, ritagli di giornale, immagini a colori e in bianco e nero, addirittura targhe che i parenti americani gli hanno inviato a più riprese. 
 
Ogni qualvolta i suoi cugini gli spedivano dei regali, tra i pacchi c'era sempre qualcosa di Elvis. A volte erano delle foto, in altre circostanze dei dischi che allora in Italia non erano ancora arrivati.
 
Dentro quella dependance al di là dell'androne, tutto catalogato e rigorosamente ordinato, Guerino mostra il materiale che ha collezionato, tra cui persino una borsa ingiallita dal tempo con la scritta “Elvis Presley”.  
 
Quasi una cineteca che testimonia la vita e i successi di Presley. Erano gli anni in cui Guerino era solito spostarsi su una Lambretta 150 di ultima generazione. Il sabato e la domenica sgommava lungo la valle andando al cinema “Dante di Strada”, dove sullo schermo Arrigo Nicolini mandava in onda le pellicole su Presley . 
 
“Stravedevo per Elvis, e anche se di anni ne sono passati tanti sono rimasto molto affezionato al re del rock'n roll. Già a metà degli anni '50 raccoglievo quanto era possibile su Elvis e in casa spesso e volentieri ci si ritrovava la sera a ballare sul mastac (giroscala) al suono della sua musica”. Guerino teneva anche i contatti con la Fondazione Pro Elvis di Torino, presso la quale si teneva aggiornato.

“Anche questa targa - commenta Guerino mostrandoci uno dei numerosi cimeli - arriva da oltreoceano, inviatami dai miei parenti appena dopo la scomparsa di Elvis, avvenuta nel 1977. Per me Elvis non era solo un artista, ma riusciva a commuovermi. Con il passare degli anni questa passione è diventata sempre più forte, ma dopo la sua scomparsa ho messo tutto da parte”.
 
Nel sottotetto dell'abitazione di Guerino si intravedono ancora delle locandine ricoperte dal cellophane, che il tempo non ha rovinato. “Ed è lì che rimarranno – commenta il collezionista - finché sarò in vita. E' un pezzo della mia vita a cui non intendo rinunciare”. E non è tutto. Se si sale ai piani alti della casa, Guerino conserva altri ricordi di Elvis, che forse preferisce però tenere per sé.
 
 
180906-guerino-beltramolli.JPG