Il Cai Vestone nei luoghi della Grande Guerra
di Redazione

Il diario di viaggio dei giovani alpinisti, divisi nei gruppi Base e Avanzato, prosegue con il racconto delle due rispettive escursioni, effettuate in contemporanea, in un ambiente ricco di suggestioni storiche 


Gruppo Avanzato
 
"Come tutti ben sapete il Cai Vestone segue un progetto molto ambizioso del Cai, che da qualche anno si occupa di ragazzi: questo progetto si chiama Alpinismo Giovanile.
 
Oggi abbiamo alzato l’asticella delle difficoltà e abbiamo percorso la nota via ferrata “Sentiero dei Fiori”, che si sviluppa interamente a quota 3000 tra il passo del Castellaccio e passo di lago Scuro. E che alpinismo sia!
Questa via offre una spettacolare vista panoramica sull’abitato di Ponte di Legno, sul ghiacciaio di Pisgana, sulla vedretta del Mandrone e sulla conca del Presena. 
 
Partenza all’alba con pullman per poter usufruire delle prime corse della funivia che ci porta fino al passo Paradiso, al quale imbocchiamo il segnavina 44 che in un’oretta ci porta all’imbocco della ferrata. La poca esperienza con i moschettoni di alcuni ragazzi rende un po’ lenta la prima parte del percorso fino all’uscita del secondo ponte sospeso; in circa 4 ore arriviamo comunque alla Capanna Faustinelli e al vicino passo di Lago Scuro, ove ci concediamo una breve sosta. Finalmente si mangia! 
 
La sosta è breve, dobbiamo superare l’ultima fatica, il traverso che in un’oretta ci porta alla Capanna Presena presso l’omonimo passo. Le difficoltà sono finite, ci concediamo una pausa rigenerante al termine della quale prendiamo la funivia che ci riporta al passo del Tonale. 
 
Nonostante fossimo un gruppo molto numeroso, anche oggi, complice il bel tempo, siamo riusciti a compiere la nostra missione: divertire ed entusiasmare i ragazzi! 
 
Un grazie speciale ai numerosi accompagnatori che hanno reso possibile la buona riuscita di questa giornata!"
Lucio
 

Gruppo Base
 
"Partiamo carichi di entusiasmo alle 9.50 da Case di Viso dopo il trasferimento in pullman e pulmino.  I 700 metri di dislivello che ci separano dal rifugio sono stati percorsi in tranquillità e con buon passo. Arrivati alle 12.30, ci aspetta un recupero di energie consumando il pranzo al sacco; alcuni ragazzi si dedicano alla raccolta di cimeli di guerra, o così almeno credono, giocando tra le trincee… Vittoria e Viola ci illustrano la triste storia di questi luoghi, teatro di scontri della prima guerra mondiale, i ragazzi emozionati ascoltano in rispettoso silenzio e successivamente sperimentano in prima persona la visita del Museo alla Casermetta.
 
E poi via lungo l’Alta Via Camuna n.2, che ci porta con saliscendi verso il Tonale, ricco di gustosi mirtilli.
Mozzafiato la vista sul Valle di Viso, Ponte di Legno, Vedretta del Pisgana, Presanella e Presena.
 
Lungo il tragitto ci imbattiamo in uno scheletro quasi intatto di un probabile ungulato… che emozione!  Marino e la sua famiglia ci intrattenevano disquisendo sulla geografia, Massimo faceva da apripista, Andrea addetto foto, Elena e Claudio si occupavano del gruppo centrale e Rina chiudeva il gruppo, tutti sotto la supervisione di Renato e Mara. 
Ore 18.30 eccoci finalmente al Tonale, veramente stanchi, ma pieni di emozioni che solo la montagna, e in questo caso, la storia di queste montagne, sanno offrire!"
 
Renato
 
 
Nota a margine
 
"Due belle uscite in contemporanea in un ambiente ricco di suggestioni storiche e alpinistiche. 
Il rifugio Bozzi e la piana del Montozzo e le impervie creste del Castellaccio, il Gendarme di Casamadre e il Corno di Lagoscuro tra le quali si inerpica il Sentiero dei Fiori, trasudano di ricordi e moniti di quella che fu chiamata la Grande Guerra, a causa della quale migliaia di ragazzi hanno perso la vita.
 
Quando nel programmare l’attività di quest’anno scegliemmo queste due escursioni, il desiderio era anche quello di portare memoria di quello che è stato lo strazio di quel tragico conflitto.
 
Questa era l’uscita che il nostro Beppe, per il suo modo di vivere la montagna, aveva scelto di guidare come Capogita. 
Non c’è riuscito, ma ne sono certo, Lui era con noi e ci ha accompagnato.
 
Ciao Beppe, ci manchi"
 
Raffaele
 
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