Ricerche nel fitto sottobosco
di Cesare Fumana

Nella prima giornata di ricerche, scandagliati 65 ettari di montagna prospicente la frazione Castello di Serle. In campo un’ottantina di uomini fra Protezione civile, Soccorso Alpino e Vigili del fuoco


Sono riprese ieri, giovedì, di buon mattino a Serle, le ricerche di Iushcra Gazi, la ragazzina 12enne bengalese, affetta da autismo, di cui si sono perse le tracce il 19 luglio scorso sull’Altopiano di Cariadeghe.

A dare impulso alle nuove ricerche e a coordinare la macchina dei vari enti coinvolti è la Prefettura di Brescia, che vuole vagliare più approfonditamente il secondo presunto avvistamento della ragazzina da parte di un giovane di Serle, avvenuto non sull’Altopiano, ma nel versante della montagna che guarda verso Botticino.

“Il nostro obiettivo primario – ha dichiarato il capo di gabinetto della Prefettura – è quello di dare risposta a degli interrogativi che ancora sono in piedi: sono interrogativi dei familiari, ma anche delle istituzioni. Il nostro compito e dare soddisfazione a tutti”.

A tal proposito ieri sera, nel briefing serale con la stampa, il funzionario della prefettura Walter Togni ha precisato che subito dopo la segnalazione del giovane serlese, già nel pomeriggio e il giorno successivo vennero effettuate delle ricerche nella zona del presunto avvistamento, senza trovare però alcun riscontro.

Ora si procede più nel dettaglio, su una vasta area di circa 700 ettari, lungo una fascia montana nella parte della frazione Castello.

Ieri in campo sono scese sei squadre di terra, per una ricerca “a pettine”, e due squadre di speleologi, per ispezionare le cavità carsiche della zona (gli “omber” come vengono chiamati nel dialetto locale): 8 quelli controllati ieri, alcuni già censiti sulle mappe e altri non censiti.
In azione ci sono gli uomini della Protezione civile, del Soccorso Alpino e speleologico e i Vigili del fuoco, affiancati da volontari di gruppi locali della Protezione civile. In totale un’ottantina di uomini.

Nella prima giornata sono stati passati al setaccio 65 ettari di territorio, quelli prospicenti a via Castello e via delle Cave, nel versante della montagna che guarda verso Botticino.

“Rispetto all’Altopiano,
questa zona è più difficile da percorrere – ha precisato Togni –: l’estensione è più o meno la stessa, ma ci sono meno sentieri, la vegetazione del sottobosco è molto fitta ed è particolarmente scoscesa: per questo in campo ci sono persone preparate per affrontare questa zona molto impervia”.

I Vigili del fuoco stanno utilizzando anche dei droni per mappare il territorio dall’alto: questo aiuterà a definire meglio come indirizzare le ricerche nei prossimi giorni.

Il campo base è stato allestito presso la Sala polivalente del comune (ex bocciodromo), nella frazione di Villa, vicino al centro sportivo. Come sempre, importante il supporto dell’amministrazione comunale e del sindaco Paolo Bonvicini (presente anche ieri ai diversi briefing), per la logistica, i pasti ai volontari e le altre necessità, anche con il contributo dei volontari della Protezione civile di Serle.

 Indicativamente le ricerche dovrebbero proseguire per una decina di giorni, il tempo necessario per scandagliare a fondo quest’area. Per ora, però, di Iushcra nessuna traccia.

. briefing mattutino coi volontari di Protezione civile
. briefing serale con il dott. Walter Togni della Prefettura
. area boschiva da scandagliare
. la mappa operativa della zona di ricerca

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