Ultime bandiere (pt.1)
di Luca Rota

Dei record gli interessa poco. Salvare il suo Chievo è sempre stata la sua missione. Come quando non ci riuscì nel 2007, e l'anno seguente lo riportò in A segnando 22 reti (suo record personale). Oppure quando insieme andarono in Europa League, e poi addirittura ai preliminari di Champions!


Oggi è il più anziano marcatore
ancora in attività di tutti i maggiori campionati europei, a 39 anni e mezzo. Non il più anziano di sempre ad averla buttata dentro (record appartenente a Billy Costacurta), ma pur sempre un longevo bomber su cui fare affidamento, specie in una stagione così difficile per i clivensi. E magari continuando di questo passo, chi lo sa che non lo diventi il marcatore più anziano di sempre.

Un capitano, simbolo di una squadra e di un quartiere, (ex) moderna favola sportiva in un mondo ormai avaro di favole e di sogni. E di bandiere. Una vita nel Chievo, dove segna ed appassiona dal 2002.

Da quando tornò dal prestito alla Spal in C1, sono trascorsi sedici anni. Molti i compagni con cui ha diviso il reparto; centonove le reti in A, tutte coi colori gialloblù. Una quella in azzurro, nell'unica chiamata concessagli da Lippi nel 2009; quattro i sigilli nei derby disputati contro i cugini dell'Hellas.

Diverse anche le panchine, specie nelle ultime stagioni, ma anche se i minuti in campo sono decisamente calati, non lo è stata la media realizzativa. Che parta titolare o giochi spezzoni di gara, lui segna e lo fa per la maglia, per i tifosi; senza mai polemizzare.

Sergio Pellissier da Aosta, attaccante, capitano, bandiera del Chievo Verona: di certo una delle ultime nel calcio moderno.
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