Pronta la nuova sala di stagionatura
di Cesare Fumana

In tanti ieri hanno raggiunto al cooperativa sociale “Ai Rucc e dintorni” di Vobarno per l’inaugurazione della nuova sala di stagionatura dei formaggi


È stata una bella giornata di festa quella di ieri alla cooperativa sociale “Ai Rucc e dintorni” di Vobarno. È stata, infatti, inaugurata la nuova sala di stagionatura dei formaggi.

«Un’opera per adeguare le nostre attrezzature alle normative igienicosanitarie – ha ricordato il presidente della cooperativa Pierenzo Faberi –. Dove prima c’era la legnaia, è stata costruita una cella frigorifera, che assicura una miglior conservazione e maturazione del formaggio prodotto dal nostro caseificio».

Questo è l’ultimo tassello della lunga storia della cooperativa sociale nata nel 1981 per iniziativa dell’allora curato don Raffaele Licini, per affrontare il dramma della tossicodipendenza.

Da allora la cooperativa sociale vobarnese si occupa non solo del recupero di tossicodipendenti, ma anche di alcolisti e di recente anche di persone affette da gioco d’azzardo patologico. Nel percorso di recupero rientra l’impegno lavorativo nell’azienda agricola e anche la spiritualità cristiana. Dodici i giovani che vengono ospitati e seguiti nel loro percorso di recupero.

Il presidente Faberi ha voluto ringraziare le autorità intervenute, i soci della cooperativa, i tanti volontari e anche gli ospiti per il loro impegno nella preparazione dell’evento. Un grazie anche alla Cassa Rurale Giudicarie Valsabbia Paganella e alla Fondazione della Comunità Bresciana per il contributo economico.

Un plauso all’operato della cooperativa Ai Rucc è giunto dal sindaco di Vobarno Giuseppe Lancini. 

“Oltre al primario ruolo sociale – ha evidenziato invece il presidente della Comunità montana di valle Sabbia, Giovanmaria Flocchini – va sottolineato il ruolo dell’azienda agricola che consente di curare l’ambiente e produrre prodotti locali di qualità”. Ha poi assicurato il contributo dell’ente che presiede per sostenere il progetto della cooperativa.

Il consigliere regionale Gian Antonio Girelli ha rimarcato il ruolo di questa cooperativa per affrontare un’emergenza sociale e l’aiuto offerto a tanti giovani per riscattarsi da un momento di difficoltà: un’opera per rendere la nostra società più bella.

Per la Cassa Rurale, che ha sostenuto attraverso un bando il progetto, ha portato i saluti il rappresentante del Gruppo Operativo Locale della Valle Sabbia, Alberto Gazzaroli.

Al termine, la benedizione del parroco don Giuseppe Savio e il taglio del nastro. È seguito poi il pranzo a base di spiedo per 230 persone, preparato dal gruppo vobarnese “Ciciurti” e servito da tanti volontari.

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