Esame a giugno, «profe» quando?
di val.

Il grido d’allarme arriva dagli studenti di Quinta del Fermi di Salò, indirizzo Scienze Applicate, che ad oggi ancora sono senza insegnante di matematica. Così hanno scioperato


Questa mattina i ragazzi di una quinta del Liceo Fermi di Salò hanno deciso di scioperare per protestare contro una situazione paradossale.
Ad un mese dall'inizio dell'anno scolastico non è ancora stato individuato il professore di matematica.

Già di per se questo è inaccettabile oltre che incomprensibile, trattandosi oltretutto di una quinta Scientifico, per di più ad indirizzo “Scienze applicate” nel quale per intendersi il latino è stato sostituito con l’informatica.
Matematica a maggior ragione è disciplina di indirizzo.

La mancanza del docente rischia di pregiudicare il percorso di preparazione in vista degli esami di maturità.
Lo scritto di matematica è infatti uno dei più difficili e chiaramente perdere un mese di lezioni potrà avere qualche conseguenza.

La cosa ancora più preoccupante è che all'orizzonte non si vedrebbe una soluzione. Non c'è nemmeno una previsione di quando questo docente potrà essere assegnato alla classe.

La mobilitazione degli alunni, nessuno dei quali questa mattina si è presentato in classe, ha per obiettivo quello di smuovere le acque e fare in modo che nel giro di pochi giorni questi 19 ragazzi possano sedersi ai banchi di scuola per apprendere i segreti di integrali e derivate ...

Ma cosa è successo? Perchè questo insegnante ancora non c'è?
La settimana scorsa per quel posto sarebbe stato designata da Provveditorato una "profe" che però non ha potutto accettare, causa grave malattia.

Può succedere. Non per più anni di seguito però.
Questa insegnante, infatti, già negli anni scorsi avrebbe rinunciato all'insegnamento per lo stesso impedimento.

«Nulla da ridire sulle sue condizioni di salute e sul suo diritto a curarsi - affermano gli studenti in agitazione -, ma è possibile che in una situazione come questa siamo noi a doverci andare di mezzo?».

«E anche la scuola, che di questa situazione era a conoscenza - chiedono -, come mai non si è mossa per tempo?».

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