Ultime bandiere (pt.2)
di Luca Rota

Dalla C2 alla A, poi l'Europa League. Sempre di corsa, tra una chiusura e l'altra, una verticalizzazione o un alleggerimento 


Primatista assoluto di presenze col club, faro di centrocampo che di tramontare non vuole proprio sentirne parlare.
 
Quella tra capitan Magnanelli e il Sassuolo è una storia d'amore che dura da ben 14 stagioni e che, contratto alla mano appena rinnovato, vedrà il suo termine non prima di giugno 2021.
 
Giunto in Emilia ventenne, con addosso poche presenze in C, non ha tardato a cucirsi addosso il neroverde. Oggi, da capitano, ha superato le 400 presenze e nonostante l'agguerrita e giovanissima concorrenza in mezzo al campo dice ancora la sua, e bene anche.
 
Personaggio silenzioso e poco appariscente su social e tv, concreto oltremodo in campo, fulcro di un centrocampo votato al gioco d'attacco, equilibratore instancabile, reduce da infortuni importanti, dai quali però si è sempre rialzato.
 
Dalla C2 alla A, con un passaggio per l’Europa League, sempre con gli stessi colori, sempre di corsa tra una chiusura e l'altra, una verticalizzazione, un alleggerimento e se capita magari qualche gol.
 
Francesco Magnanelli, capitano, bandiera neroverde: merce rara in un'era dove di bandiere è difficile trovarne se non a tempo determinato. 
 
 
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