Il sacro nei boschi della preistoria
di Ubaldo Vallini

C’è anche uno spiedo in bronzo che riporta una iscrizione in caratteri camuni, come non ce n’è nemmeno in Valle Camonica, fra i reperti archeologici in esposizione a Sabbio Chiese nella mostra “Il bosco e il sacro”, ospitata in questi giorni e fino al 1° maggio nella sala consiliare


Un’esposizione che riporta oggetti appartenuti all’età del ferro, ovvero fra il Mille A.C., fino all’età Romana, recuperati nei luoghi di culto in occasione di recenti campagne archeologiche di scavo o di “assaggio” nei Comuni di Gavardo, Vallio Terme, Villanuova, Vobarno, Sabbio Chiese e Bione.

«Luoghi di culto nei boschi, dove dal terreno usciva vapore acqueo o dove i torrenti scompaiono precipitando nelle viscere della terra, che sembra fossero le località privilegiate dagli antichi per le espressioni votive» ha affermato il direttore del Museo di Gavardo, Marco Baioni, in occasione del “vernissage” di questa importante mostra che ha avuto luogo lo scorso 20 dicembre.

Da allora, il sabato dalle 15 alle 18,
la domenica anche dalle 10 alle 12, l’esposizione è aperta al pubblico e lo sarà fino al 1° maggio con ulteriori aperture su prenotazione per gruppi di persone o scolaresche.

«Una grande emozione
poter assistere alla ricostruzione di ciò che ci lega ai nostri antenati» ha detto il sindaco Onorio Luscia.

Per l’occasione è intervenuta anche Raffaella Poggiani Keller, già sovrintendente ai beni archeologici per la Lombardia e conoscitrice della realtà locale per aver diretto in prima persona in Valle Sabbia alcuni scavi: «Per quanto riguarda i luoghi di culto, grazie a numerosi ritrovamenti alcuni dei quali avvenuti in modo fortuito – ha detto l’esperta -, la Valle Sabbia riveste importanza fondamentale in quanto presenta un sistema assai diversificato, con riti di tipo familiare, di comunità, ma anche “federale” cioè indicante rapporti a largo raggio con le zone alpine e sub alpine».

Quanto allo “spiedo” ritrovato sul “Dos delle Rasine” a Sabbio Chiese «si tratta di un ritrovamento eccezionale in quanto nemmeno in Valle Camonica sono state ritrovate iscrizioni tanto lunghe su supporto bronzeo – ha detto Serena Solano, della Sovrintendenza di Brescia -. Sarà oltremodo interessante interpretarne il significato».
181220SabbioMostraSpiedo.jpg 181220SabbioMostraSpiedo.jpg 181220SabbioMostraSpiedo.jpg 181220SabbioMostraSpiedo.jpg