In tanti per l'addio a Flavio Serafin
di Aldo Pasquazzo

Chiesa piena ieri mattina a Condino dove in tanti si sono stretti alla famiglia per l’estremo saluto a una persona che ha lasciato il segno in seno alla comunità


Ieri mattina a Condino le comunità delle “Pievi”, Storo sino a Sella Giudicarie compreso, si sono strette attorno alla famiglia Serafin per portare l'estremo saluto a Flavio Serafin, di 84 anni e che per più di 30 aveva gestito le Cartiere Trentine.

Una breve malattia se l'ha portato via in tutta fretta. A tredici mesi di distanza, ha raggiunto l'amico Aldo Tomedi che, oltre ad essere amico e collega, era anche vicino di casa.

Nei primi banchi la moglie Edda e le tre figlie: Antonella, Roberta e Stefania, il fratello Gianluigi, nonché i nipoti, tra cui Luca che in comune a Storo è assessore. A rappresentare l’istituzione locale il sindaco Luca Turinelli e la collega di giunta Ersilia Ghezzi.

La messa funebre è stata concelebrata dal reverendo arciprete don Vincenzo Lupoli affiancato dal suo vice don Michele Canestrini e dal diacono Giuseppe Mazzocchi. All'omelia don Vincenzo ha tracciato il profilo umano e professionale che ha contraddistinto la figura di Flavio soprattutto quando alle Cartiere Trentine era stato il direttore tecnico.

“A voi cari famigliari - sono le parole del sacerdote - resta la certezza che Flavio ora in paradiso: ha già intrapreso una nuova vita, un percorso senza dolore e privo di fatiche dove dialogando con Dio il vostro congiunto, con cui continuerete ad essere in comunione, troverà pace e risposte agli interrogativi di una vita”.

Flavio , deceduto all'ospedale di Tione, era nato a Carmignano (PD) e approdato a Condino nel 1964. Proveniva da Conselice di Ravenna anche se prima – assieme al fratello Rino numero 1 delle stesse Cartiere Trentine – in coabitazione avevano diretto l'Isa, un simile stabilimento riconducibile alla famiglia Colombo di Bologna.

Ma la figura di Flavio era rappresentativa e spesso quel gigante buono faceva squadra sia dentro che fuori l'ambiente di lavoro, le cui maestranze ieri c'erano quasi tutte. Era stato consigliere comunale, poi dentro la Pro loco, Condinese calcio, con gli alpini e corpo bandistico. Con altre nobili figure scomparse, Antonio Di Camillo e Basilio Mosca, i tre avevano inventato, gestito e fatto crescere il Gran Carnevale dei ragazzi di Condino, manifestazione in maschera che aveva conquistato simpatie e storia per anni.

Poi a messa conclusa, l'incamminamento verso il vicino cimitero dove la salma è stata tumulata.
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