Ottimo debutto per carri e gruppi mascherati
di Aldo Pasquazzo

Ben 3000 i presenti tra otto carri e 500 figuranti ieri al Gran Carnevale di Storo. Ad organizzare e gestire il tutto la Pro loco e Mati Quadrati - In nottata a Storo E20 verdetto di giuria. Sabato si replica


Scenografia, fantasia e un'espressione a dir poco unica hanno contrassegnato anche ieri, martedì grasso, il Gran Carnevale di Storo.

L’evento, stavolta con un’attenzione particolare alla sicurezza e a un uso consapevole degli alcolic, non conosce fasi di stallo e ieri ha vissuto la sua 52esima edizione davanti ad una coreografia spettacolare e con un pubblico a dimensione da stadio, calcolata in 3 mila presenze e più.

Nell’area del paese dedicata alla festa e al divertimento in maschera, dislocata nel quadrilatero compreso tra via Papaleoni e via Foilo, erano posizionati otto carri a dimensione “condominiale”, due gruppi e almeno 500 figuranti che hanno saputo attirare e coinvolgere grandi e piccoli.

“Come Pro loco e Mati Quadrati siamo davvero soddisfatti di questa prima uscita, parzialmente mesa a rischio del maltempo del giorno prima. Poi i venti giurati, posizionati due per carro a valutare scenografia e coreografia, i cui esiti confluiranno in nottata e poi di nuovo sabato per la graduatoria finale” avvertono Zontini, Canetti, Bonomini e Comai.

Carri e gruppi mascherati sono sempre una attrazione: la gente si intrattiene, applaude e aspetta che lo spettacolo si ripeta. E così fino all'imbrunire lungo il percorso per ammirare i carri stabilmente posizionati. Genitori, nonni e bambini tutti a godersi lo spettacolo di costumi e travestimenti, dietro i quali c'è quasi sempre un famigliare o un vicino di casa.

Sul gruppo Scaldabache da Conden (Condino) a parlare è Omar Gualdi. “Siamo in 65 figuranti ambientati nell’antica Setaurum dove con la voce dialettale di Franco dal Cafè si narra la tanto chiacchierata storia estiva di Timosse Agliasca che fugge dal paese per trovare pace nell’oasi della cascata in Val d’Ampola, il cui carro conta un'altezza di 11 metri. La sua quiete, tra cascata e piscina peraltro riscaldata. viene però disturbata dai paesani storesi e dai tedeschi in continua visita alla cascata. Timosse quindi decide di cacciarli dalla fonte, ma gli storesi si rivolgono al supremo Turinellus (sindaco) che cerca una mediazione. Quest’ultimo, convinto della buona riuscita, esulta festante, anche se all’esterno della cascata sono presenti ancora cartelli di divieto e video sorveglianza”.

“Noi come Stonad di Storo abbiamo scelto una parodia che verte su centri commerciali e punti nascite conglobati nella speranza di fare molti più bambini “ avvertono Diego Coser, Gino Luchini, Matteo Giovanelli e patron Ernesto Romiti. Su quel capolavoro riferimenti alla vice sindaco Stefania Giacometti e gestione associata super mercati.

Bravo anche il gruppo Giovani di Stor, con tanto di edificio municipale dove anche qui c'è un po' di Turinelli e la collega capitolina Virginia Raggi su consenso e comunità. Poi ancora Store el Sheik, Leader Wine - Il Turgo Ledro, Cai dal Hermann. A Zùcca 11 di Bersone e La Rocca Savana di Flavio Zocchi & Michela Salvini.

Nelle foto di Lara Bondoni alcuni momenti del Gran Carnevale
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