Fra multe e decoro
di Marco Cavallini

Nel pomeriggio del giorno 09 Marzo 2019, mentre percorrevo la viabile 45 BIS venivo fermato da un agente della polizia locale del Consorzio Valle Sabbia...


...La ragione di ciò sta nel fatto che, seppur conversavo telefonicamente utilizzando un auricolare "bluetooth" tenevo il telefono nella mano destra.
Ne è prova che lo stesso agente sosteneva che poteva garantire di avermi visto parlare nonostante il telefonino non fosse più nella mia mano ma posato sul sedile di destra.

Mi veniva quindi rilevata una sanzione amministrativa con decurtazione dei punti, come previsto dal c.d.s.

Tuttavia intendo condividere alcune riflessioni: coloro i quali sono preposti alla disciplina stradale in questo caso curata appunto dalla polizia locale della Vallesabbia, indossano una uniforme e come tale hanno il dovere, al pari degli automobilisti, di rispettare le regole.

L'agente che ha rilevato la mia infrazione calzava il copricapo in modo alquano personale (la visiera risultava sollevata rispetto alla fronte). Questo sarebbe stato un particolare trascurabile se non fosse che lo stesso agente era con barba incolta probabilmente da almeno un paio di giorni.

Chi indossa una uniforme dovrebbe adottare quanto insegnato anche al sottoscritto ovvero mettersi davanti ad un grande specchio e domandarsi se, così come ci si vede, si indossa il corredo previsto nell'osservanza del buon decoro.
Perchè ancor prima di guardare gli altri, è necessario guardare se stessi.

Quel decoro e l'esempio che oggi, nell'episodio sopra riportato, proprio mancava.

Marco Cavallini

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