Una valigia per...
Da un posto all’altro, ma come. Interessante esperienza quella vissuta dai ragazzini di Seconda Media di Villanuova, a diretto contatto con i richiedenti asilo gestiti in paese dalla Cooperativa Area. La voce degli allunni



Una storia importante: quella dell’incontro che nella scuola secondaria di Villanuova è stato promosso  la settimana scorsa con l’arrivo nelle classi seconde di due richiedenti protezione internazionale che regalano ai ragazzi e alle ragazze il racconto della loro storia.

La narrazione e le immagini proiettate hanno riempito l’atmosfera dell’aula di interesse, desiderio, domande, “scombussolamenti”, curiosità, dubbi: vispi e attenti erano gli sguardi di chi ha parlato e di chi ha ascoltato.

I due migranti accolti a Villanuova nel progetto della Cooperativa Sociale Area, hanno raccontato della loro migrazione, delle motivazioni che li ha spinti a partire, di come è stato il viaggio, della situazione tragica vissuta in Libia: hanno mostrato le immagini dei loro paesi, dei loro cibi, e presentato la loro vita qui e i loro desideri di poter sviluppare un progetto di vita, alla ricerca di un lavoro, di potersi sentire riconosciuti come cittadini.

Ecco l’articolo scritto sull’incontro da parte del Consiglio Comunale dei Ragazzi.

“All’interno dell’iniziativa “Una valigia per…”, progetto della Scuola Secondaria di I grado “Enrico Fermi” di Villanuova, noi alunni delle classi seconde, giovedì 7 marzo, abbiamo avuto l’opportunità di incontrare due richiedenti asilo, Fodey e Emmanuel, ospiti del Cas (Centro di accoglienza straordinaria) del nostro Comune, originari del Ghana e del Gambia.

L’incontro a tu per tu ha interessato e coinvolto molto noi studenti, che abbiamo apprezzato la capacità dei due giovani di esprimersi in un italiano semplice e comprensibile, attraverso il quale ci hanno raccontato la loro esperienza, tralasciando i particolari più traumatici, forse perché troppo dolorosi da raccontare.

Pur essendo già a conoscenza di quello che succede in Africa, ascoltare la loro storia, raccontata in prima persona, ci ha colpito molto.
Abbiamo capito che la parola “VIAGGIO” può avere molti significati: per noi è sinonimo di relax e divertimento, spesso minuziosamente organizzato, mentre per i migranti è un viaggio verso la morte o verso la salvezza, intrapreso con tanto coraggio.

Davanti a noi c’erano due ventenni che esprimevano nostalgia di casa ma anche l’orgoglio di essere arrivati in Italia e ci raccontavano gli stessi sogni che abbiamo noi ragazzi: avere una casa, una famiglia, un lavoro.

Questo momento di conoscenza è stato molto piacevole, perché abbiamo avuto la possibilità di interagire con Fodey e Emmanuel e di ridere insieme su alcuni episodi capitati a loro qui a Villanuova, dove svolgono semplici lavori di volontariato (quindi non pagati) per ringraziare la comunità dell’accoglienza ricevuta.

Al termine dell’incontro nelle tre classi è stato spontaneo proporre di rivederci, fuori dalla scuola, per condividere con loro la passione comune per lo sport (e la cucina italiana)”

Il Consiglio Comunale dei Ragazzi di Villanuova sul Clisi

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