«Un progetto per Villanuova» con Fedele Mora
di Federica Ciampone

La lista civica di centrodestra che sfiderà l’amministrazione uscente alle elezioni di maggio si è presentata al pubblico giovedì scorso, candidando come sindaco l’architetto valsabbino 



Sarà una lista che rappresenta tutto il centrodestra unito a sfidare l’amministrazione uscente, a Villanuova, alle prossime elezioni comunali.
La lista civica in questione è “Un progetto per Villanuova”, che candida come primo cittadino l’architetto Fedele Mora.
 
Classe 1971, originario di Villanuova, dopo il diploma all’Istituto Agrario si è laureato in Architettura al Politecnico di Milano. Come progettista e nel settore dei Lavori Pubblici ha lavorato sul territorio di Brescia, Valtrompia, Lago di Garda e Valle Sabbia, e la sua attività professionale lo ha portato a conoscere bene il territorio di Villanuova e le sue criticità.
 
Lo scorso anno è entrato in Regione Lombardia, prima nell’Ufficio Cave e poi, dal 2019, come ispettore nell’Assessorato allo Sport. 
Da circa un anno fa parte del Gruppo Progetto Villanuova, e la presentazione della lista che coinvolge anche questa compagine è frutto di un lungo lavoro di confronto e mediazione da parte di tutti gli attori coinvolti.
 
Alla presentazione pubblica del progetto, lo scorso giovedì sera, sono intervenuti diversi esponenti politici, tra cui il consigliere regionale valsabbino Floriano Massardi, che ha assicurato che ai cittadini di Villanuova non mancheranno, in questo percorso, la sua vicinanza e quella della Regione.
 
Tante le pillole di programma elencate dal candidato sindaco. Si è parlato di riqualificazione del centro storico del paese, a livello edilizio e di auspicato ripopolamento, anche tramite le piccole attività produttive che un tempo erano l’anima di ogni paese.

“Vorremmo mettere al centro la politica – ha spiegato Mora – nel vero senso del termine, e cioè come gestione della cosa pubblica. Dare ai giovani l’opportunità di contribuire allo sviluppo del paese, contrastandone l’impoverimento e l’invecchiamento. Si parla tanto di immigrazione – chiosa – ma bisogna ricordarsi anche dell’emigrazione, a livello residenziale e lavorativo, quella che ha fatto sì che attualmente più di mille persone lavorino al di fuori del paese”.
 
Non poteva mancare qualche parola riguardo alla collocazione del depuratore del Garda a Gavardo, per la quale il gruppo auspica una drastica revisione del progetto, anche per gli eccessivi costi di pompaggio di milioni di litri d’acqua in salita, uno spreco di energia che economicamente graverebbe su tutti i cittadini della sponda del Chiese.
 
Il candidato sindaco Mora fa sapere che la lista ha ancora qualche posto libero, aperto a persone di tutte le età: unico requisito quello di aver voglia di lavorare in gruppo a servizio del paese.
 
 
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