Ugo Vaglia: protagonista della cultura bresciana
di red.

Alla figura di Ugo Vaglia è stato dedicato sabato scorso un partecipato convegno di studi all’Auditorium di Vestone, in occasione del secondo appuntamento della rassegna «Protagonisti della cultura Bresciana».

Alla figura di Ugo Vaglia, personalità della cultura tra le più importanti della provincia di Brescia nel corso del Novecento, la Fondazione Civiltà bresciana, la Biblioteca di Vestone, l’Ateneo di Brescia col patrocinio del Comune di Vestone e della Comunità montana di Valle Sabbia, hanno dedicato sabato un partecipato convegno di studi all’Auditorium di Vestone, in occasione del secondo appuntamento della rassegna «Protagonisti della cultura Bresciana».

Per lunghi decenni il professor Vaglia ha «servito» enti e istituzioni bresciane con passione e impegno: in primo luogo in ambito culturale, sia in qualità di segretario dell’Ateneo di Brescia sia come autore di centinaia di pubblicazioni, che spaziano dalla storia locale alla letteratura, dalle tradizioni popolari all’economia.

Poi in campo educativo, come stimato insegnate di materie letterarie e dirigente scolastico, infine in quello politico-amministrativo come sindaco di Vestone, presidente del Consorzio imbrifero montano del Chiese, fondatore e presidente dell’Unione provinciale artigianato e presidente della Camera di commercio.Allo studioso, all’uomo delle istituzioni, al cultore dei libri, i relatori del convegno «Ugo Vaglia. Cultura, impegno civile e sociale» hanno riservato i loro interventi, introdotti da mons. Antonio Fappani, presidente della Fondazione civiltà Bresciana.

Alla storia della sua amata Valle Sabbia – ha osservato Alfredo Bonomi, vicepresidente della Fondazione civiltà Bresciana – Vaglia ha dedicato circa la metà dei 500 contributi di cui si compone la sua bibliografia. Lavori che toccano svariati argomenti: dal Risorgimento alle Rocche, dagli antichi statuti alle leggende. A distanza di anni – ha proseguito Bonomi – tali opere sono un punto di riferimento fondamentale, una bussola sicura e indispensabile per gli studiosi che vogliono accostarsi alla storia e alle vicende di cui fu protagonista la Valle del Chiese.

Uomo di cultura e insegnante, il professor Vaglia ricoprì il delicato incarico di presidente dell’Unione provinciale dell’artigianato, organizzazione sindacale di categoria: l’ha rimarcato con orgoglio Andrea Bonetti, che fu uno dei suoi più stretti collaboratori, prima di succedergli alla presidenza dell’Unione. In questa veste – ricorda Bonetti - si batté con energia per il pieno riconoscimento del ruolo svolto dagli artigiani nell’economia italiana. Fece proprie alcune fondamentali «battaglie» della categoria: dall’istituzione delle cooperative creditizie all’ottenimento della mutua malattia.

Dell’amore che nutriva per i libri ha parlato Giancarlo Marchesi, presidente della Biblioteca di Vestone intitolata proprio a Ugo Vaglia. In ogni ente o associazione dove era, a vario titolo presente – ha evidenziato Marchesi - realizzò volumi o monografie specifiche: dalla monografia dedicata ai presiedenti della Camera di commercio, all’apertura della collana «Galleria Valsabbina», realizzata per il Lions club Valsabbia. Ma non solo, ha raccolto centinaia e centinaia di volumi che rappresentano un patrimonio fondamentale per la storia della Valle Sabbia, una preziosa documentazione che varrebbe la pena valorizzare proprio per rendere omaggio all’opera dello studioso.
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