Fango e immondizia contro l'amministrazione comunale
di Cesare Fumana

Nei giorni scorsi a Serle sono stati distribuiti volantini anonimi diffamatori nei confronti sia degli amministratori sia dei dipendenti comunali, oltre che un gesto dal carattere intimidatorio


Ancora dei brutti episodi di inciviltà, omertà e calunnia a Serle nei confronti dell’amministrazione comunale.

Nella giornata di mercoledì 10 aprile, sono stati distribuiti nel paese dei volantini anonimi diffamatori, con toni davvero pesanti, sia verso l’amministrazione comunale, sia nei confronti dei dipendenti comunali, che prendono di mira alcune scelte operate degli stessi.

In primis, al centro dello sproloquio, la decisione di posare la cartellonistica del percorso per mountain bike sull’Altopiano di Cariadeghe, al quale fa seguito un elenco di altre accuse e lamentele.

Fa specie notare come, oltre alla vicenda della ciclopedonale, venga richiamato come emblema di altri fatti ritenuti «sconcertanti», si legge nel volantino, «il tragicomico caso dei rospi: in un Paese allo sbando come si può dedicare tempo, energie e risorse per una cosa del genere, facendo ridere l’Italia intera?». Quasi a prendersela più con chi è intervenuto per ripristinare l’habitat danneggiato, che non con chi ha causato lo scempio alla pozza Meder.

Il volantino si chiude con un invito rivolto alla popolazione a partecipare ad un presidio per manifestare la propria contrarietà in concomitanza della posa dei cartelli.

Contestualmente sono stati ritrovati nel terreno di proprietà della famiglia della consigliera comunale con delega al Turismo, Cinzia Sorsoli, tre sacchi neri contenenti rifiuti con attaccate delle facce stilizzate su dei fogli di carta ed un disegno di un dinosauro con titolo “Jurassic Spork”.

Sulla vicenda, così si esprime il sindaco Paolo Bonvicini: «Come gruppo amministrativo esprimiamo solidarietà alla consigliera con delega al turismo Cinzia Sorsoli, per l’atto di stampo mafioso, “poco simpatico”, sgradevole e velatamente intimidatorio, di cui è stata vittima.
Sulla distribuzione di volantini anonimi, calunniosi e diffamatori nei confronti dell’amministrazione crediamo che non valga nemmeno la pena soffermarsi: il contenuto e la forma rivelano da sé l’ignoranza, la viltà, l’omertà e la bassezza degli ignoti autori. Abbiamo già segnalato questi episodi alle Forze dell’ordine».

«Non sappiamo dire se i due fatti siano collegati - ha aggiunto Bonvicini -. Tuttavia, dà da pensare il fatto che entrambi siano stati compiuti nello stesso giorno e con lo stesso metodo anonimo.
Non vi è poi, a pensarci bene, una così grande differenza tra il gettare lo “sporco” sulla proprietà di una consigliera e il gettare “fango” sull’amministrazione».


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