Per le Palme processione e pranzo «di Passione»
di a.p.

Ieri a Condino, in occasione della celebrazione della domenica delle Palme, si è tenuta la solenne processione, molto partecipata nonostante il maltempo. A seguire, per molti, il tradizionale baccalà 


Alla celebrazione della Domenica delle Palme la gente di Condino tiene molto. E così anche ieri, sfidando il maltempo, si è tenuta la solenne processione con partenza dalla Contrada Garzole sino in arcipretale. 
 
Al canto dell' “Osanna nei luoghi altissimi” tutti al seguito del reverendo arciprete don Vincenzo Lupoli. Stavolta alla celebrazione niente omelia, ma la lettura di Passione. Prima dell'inizio della processione sotto l'androne della Casa per anziani a suonare l'armonium era, come da tradizione, il popolare Benito Corelli.
 
Già ai tempi dei reverendi decani don Modesto Lunelli, Tobia  Busatti e Tullio Rosa la ricorrenza dell'entrata trionfale di Gesù a Gerusalemme era sentita e partecipata. Allora i quaresimali nella chiesa di Santa Maria Assunta avevano sempre un padre predicatore: erano i tempi dei Frati Cappuccini  Domenico e Albino, che dialogando dal pulpito riuscivano a riempire le chiese.
 
Per l'occasione nella giornata di ieri all'albergo Condino è stato proposto un pranzo insolito, un piatto definito “del giorno di Passione”. 
“Si tratta di baccalà alla vicentina e livornese con lumache alla francese e renghe affumicate alla brace” spiega lo chef Vittorio Scalmazzi di Bondone.
 
A quelle tavolate non solo gente di Condino, ma anche proveniente dalla vicina Storo. “E' una tradizione fissa mangiare baccalà nel giorno delle Palme, anche se a dire il vero sino agli anni '60 molti di noi quel pasto lo consumavano al convento di Via Giuseppe Goglio” avvertono Battista Berti e Luigi Bonetti. 
 
 
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