Piccinelli: «Esperienza dura, ma appagante»
di Cesare Fumana

Abbiamo chiesto al sindaco di Treviso Bresciano di riassumerci l’operato di questo suo primo mandato amministrativo e se si ripresenterà alle prossime elezioni


Anche il primo cittadino di Treviso Bresciano, Mauro Piccinelli, concluderà a maggio il suo primo mandato amministrativo. L’abbiamo incontrato per tracciare il bilancio di questi cinque anni.

Dal punto di vista personale, che esperienza è stata a fare il sindaco di Treviso Bresciano?
«È stata un’esperienza dura, ma appagante, cercando di far fronte alle necessità con la scarsità di risorse».

Quali sono le difficoltà di amministrare un piccolo comune?
«La difficoltà maggiore è, come detto, la scarsità delle risorse, che negli anni sono diminuite, unita alla gestione di un territorio ampio in una zona montana.
Negli anni scorsi due nubifragi, quello del luglio 2017 e quello di ottobre 2018, hanno creato diversi problemi alle strade con frane e smottamenti; l'ultimo, particolarmente violento, ha provocato 10 frane sulle strade e 20 ettari di alberi abbattuti dal vento».

Quali sono state le principali opere di cui vi siete occupati in questi anni?
«I principali interventi della nostra amministrazione hanno riguardato la riqualificazione sismica del municipio che è ancora in corso; abbiamo sistemato il cimitero, mettendo anche tutte le lampade votive a led; poi la riqualificazione energetica della scuola primaria, con l'accorpamento nello stesso edificio della scuola dell'infanzia: questo ci ha permesso un notevole risparmio sulle spese di riscaldamento.
Sono state inoltre sistemate due strade sovracomunali: la Treviso Bresciano - Eno e la Treviso Bresciano – Capovalle, sistemando delle frane con un intervento di 120 mila euro ciascuna; è stato rifatto l'asfalto nel tratto Treviso - Passo del Cavallino, grazie a un contributo delle Valli Resilienti, a cui va aggiunto la sistemazione di due strade agro-silvo-pastorali con un intervento di 40-50 mila euro su ciascuna.

Inoltre sono già in programma altri due lavori importanti: la realizzazione di un parcheggio di 20 posti auto vicino alle case popolari, necessarie per il centro storico del paese, e un nuovo magazzino in legno per i mezzi comunali».

Qual è la situazione odierna della Sp 56, Vestone - Treviso Bresciano?
«A causa di una frana che incombeva sulla strada, nel luglio 2017 la Provincia l’aveva chiusa al transito.
La Provincia, per scarsità di risorse, non era più in grado di intervenire e siccome per noi è una strada importante, in accordo con il comune di Vestone, dove transita per il primo tratto, ce la siamo presa in carico, facendola diventare intercomunale. Era l'unica maniera per poterla sistemare. Il passaggio dalla Provincia è già stato firmato: ora aspettiamo il decreto regionale.
Grazie a fondi, in parte della Provincia e in parte della Comunità montana, siamo riusciti a metterla in sicurezza, terminando il primo lotto dei lavori. Ne restano altri due. La strada è ancora ufficialmente chiusa, ma dovrebbe riaprire a breve».

Gli anni della crisi hanno avuto delle ripercussioni sociali per il Comune?
«Da questo punto di vista non abbiamo avuto ripercussioni. Per quanto riguarda invece, in generale, i Servizi sociali, siamo stati attenti a fornire l'assistenza agli anziani e ai disabili, l'attenzione come già detto per le scuole, e un sostegno per il trasporto per gli studenti delle medie».

Come sono stati i rapporti con la minoranza?
«Generalmente buoni».

E quelli con la Comunità montana?
«C’è stata una buona collaborazione e la Comunità montana si è dimostrata attenta alle piccole realtà come la nostra».

Si ripresenterà alle prossime elezioni?
«Sì, mi ripresenterò, anche con i miei attuali assessori. Stiamo cercando anche nuovi elementi, ma si fa fatica a trovare persone disponibili, specie fra i giovani».
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