Quasi come quelli di Garibaldi
di red.

Il Comitato “Salvabiblio” ha recentemente concluso il suo percorso, consegnando un migliaio di firme ai due candidati in lizza per le Comunali vobarnesi


Nato nello scorso gennaio, il Comitato si è costituito nel momento in cui a Vobarno ha cominciato a prendere corpo l’ipotesi di uno smantellamento dell’attuale Biblioteca comunale e di un suo trasferimento nel vecchio palazzo municipale.

«Ci è stato spesso contestato – ci dice un esponente del Comitato – di aver agito sulla base di un semplice “rumor”, di chiacchiere di paese insomma.
Ci teniamo a far presente che così non è: questo stesso giornale nei mesi scorsi ha pubblicato l’intervento di un assessore, intervento dove l’ipotesi già era presentata con le caratteristiche di un progetto.
Ugualmente abbiamo raccolto dichiarazioni (informali finché si vuole, ma per questo non meno autorevoli) di componenti dell’Amministrazione che si esprimevano inequivocabilmente in tal senso».

Nelle scorse settimane il Comitato ha trasmesso il plico con quasi 1000 firme all’Amministrazione comunale e ai gruppi consiliari di maggioranza e di opposizione.

«C’è chi ancora ci chiede di poter firmare, ma purtroppo a un certo punto abbiamo dovuto chiudere: il risultato è stato più che lusinghiero.
Nessuno vuole sostituirsi a nessuno, ma crediamo che chi sarà chiamato ad amministrare il Comune nel prossimo quinquennio non possa non ascoltare almeno la voce dei cittadini.
Del resto far sentire la propria voce è un diritto connesso con la cittadinanza: basta leggere l’art. 2 della nostra Costituzione».

Ed è proprio con lo scopo di coinvolgere le formazioni politiche scese in campo per amministrare il Comune di Vobarno nei prossimi cinque anni che alcuni esponenti del Comitato, con discrezione e riservatezza, hanno voluto consegnare ufficialmente ai due candidati alla poltrona di sindaco il “plico dei Mille” (in realtà le firme sono 917, ma anche i garibaldini non erano proprio mille!), ovvero la voce dei vobarnesi che chiedono semplicemente che “la biblioteca rimanga dov’è”.

Giovedì 9 è toccato a Paolo Pavoni di Insieme per cambiare, giovedì 16 a Catia Turrini di Impegno Civico.

La speranza del Comitato è che la programmazione ne tenga conto.

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