Tir
di Luca Rota

Figurine di Provincia continua il suo viaggio nel “Made in Sud”, attraversando la penisola e raccontando storie.


Prendi un nome, un cognome, un ruolo ed un fisico importante.

Prendi un classico
centravanti italiano, che ha come unico desiderio quello di puntare la porta.

Per Simone Tiribocchi, da Fiumicino verso Torino è poca la gloria iniziale, nonostante l’esordio in A proprio in granata.

Sarà il Chievo a svezzarne le ambizioni, facendolo esordire e segnare un po’ dappertutto (Champions, Europa League), piazzandolo al centro dell’attacco con l’incarico di buttarla dentro.

Il ritorno in Meridione coi colori del Lecce servirà a riportare in A i giallorossi; poi a Bergamo disputerà le sue migliori stagioni, e sempre lì si congederà dalla massima Serie.

La chiusura definitiva avverrà tra Vicenza e Vercelli, e la permanenza in terra veneta segnerà la sua scelta di restare nel calcio ed allenare i giovani.

Potente e determinato, mai falloso, sempre generoso ed al servizio dei compagni.

Antico e moderno allo stesso tempo, autore di gol caparbi e destinatario di botte e colpi che solo un attaccante conosce.

Una brutta gatta da pelare per i difensori avversari.

Il Tir per chi l’ha visto giocare.

190604Tiribocchi.jpeg