Il Cantinone
di red.

Per il secondo anno consecutivo gli alunni delle classi seconde della scuola media Odorici di Roè Volciano hanno frequentato un laboratorio di ricerca sugli angoli caratteristici del paese



La ricerca “A spasso nel tempo” è stata presentata nei giorni scorsi nell'ex balera- osteria della frazione Gazzane, che è poi la casa dell’ex sindaco Katia Vezzola.

Obiettivo del percorso è stato riscoprire, insieme ai ragazzi del CSE della Cooperativa La Cordata, alcuni degli affascinanti quanto dimenticati luoghi di Roè Volciano.

Con l'aiuto della preparatissima e curiosissima maestra Ornella, della maestra Marida insegnante-artista, dell'educatrice Elena Pasqua e delle “profi” Comini e Lo Grasso, sono state visitate numerose splendide realtà e, dopo averne scoperta la storia, è stata data forma artistica alle idee e alle emozioni che gli stessi luoghi hanno suscitato.

Il 4 giugno scorso, a conclusione del percorso, gli alunni del laboratorio “A spasso nel tempo” si sono scambiati i racconti ed hanno mostrato gli elaborati che sono stati raccolti in preziosi fascicoli da conservare gelosamente a casa.

Per ogni visita è stata elaborata una scheda.
Ve ne proporremo alcune, una a settimana.

Ecco la prima:
IL CANTINONE - La discoteca dei nostri nonni
Casa documentata del 1600, di proprietà della famiglia Vezzola.

I proprietari, sicuramente benestanti, erano produttori e commercianti di vino e all'interno dell'edificio si trovava l’osteria.
Nell’immediato dopoguerra, il luogo divenne un attraente polo d’incontro: oltre all’osteria era presente il campo da bocce e la domenica si tenevano semplici momenti teatrali, spesso arrivavano da paesi lontani giocolieri e personaggi comici per intrattenere le persone. Il campo di bocce venne poi tolto per far posto alla pista da ballo!

Una gioia per tutti i giovani del paese e non solo, che arrivavano da Salò, Vobarno ...; quante coppie si sono formate e si sono unite in matrimonio in quegli anni per aver incontrato proprio qui, al Cantinone di Gazzane, l’anima gemella!

A quel tempo, i genitori proibivano alle ragazze di andare a ballare perché il ballo era ritenuto sconveniente per una brava ragazza. Ma la voglia di ascoltare musica e di ballare era troppo forte e alcune scappavano da casa, altre invece venivano accompagnate dai parenti.
All’inizio erano giovani suonatori ad allietare la serata, poi arrivò la “radiola” e dopo ancora il jukebox. Ad una certa ora, il portone veniva chiuso e…..si cominciava a giocare a “morra”.

Non mancavano i dispetti del vicino di casa, infastidito dal rumore della musica e dal vocio dei giovani: si vendicava procurando dei piccoli danni alle biciclette e alle vespe parcheggiate all’esterno.
Indimenticabili i balli di allora: i valzer, le mazurche, il tango lasciarono presto il posto al rock’n’roll, al lento, al twist.

Ancora rimangono di quel tempo la balconata, la scalinata, la stanza dell’osteria e, se chiudete gli occhi, si possono immaginare ragazzi e ragazze che danzano, allegri, al suono di una fisarmonica!

.in foto: due scatti in occasione della presentazione della ricerca; il cantinone oggi e ieri.

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