Grandi, nel segno della continuità
di Ubaldo Vallini

Forte della riconferma per il secondo mandato, il primo cittadino di Capovalle riparte riconfermando l’intera giunta e con il proseguo dei progetti già avviati


Col 78,70% dei voti, che a Capovalle sono 181, ma lo sfidante ne ha presi solo 49, Natalino Grandi ha conquistato il secondo mandato nel ruolo di sindaco del piccolo centro valsabbino che guarda verso l’Alto Garda.

La sfida, identica a quella di cinque anni fa,
anche questa volta ha relegato in secondo piano lo sfidante Flavio Carretta. Nel segno della continuità, quindi l’azione amministrativa.

Anche con la Giunta: Marco Righetti continua a fare il vicesindaco con delega ai Lavori pubblici, Claudio Righetti continuerà ad occuparsi di Agricoltura e di Foreste, che a Capovalle sono piuttosto estese.

«Avanti dunque coi lavori di sistemazione della scuola, che dovrebbero essere conclusi a metà luglio, ma speriamo di vedere lo stabile a posto almeno alla riapertura di settembre - dice Grandi -. Devono finire per forza se vogliamo iniziare con l’adeguamento sismico al municipio, perché gli uffici dovranno essere trasferiti momentaneamente proprio lì, dove poi troverà posto la biblioteca e dove arriva la fibra ottica, non abbiamo alternative».

«Grazie ad un finanziamento
potremo mettere la nostra parte per alcuni interventi che faremo insieme a Treviso Bresciano e Vobarno sulla strada che passa da Riosecco e porta al Cavallino della Fobbia» aggiunge.

Per il resto Grandi
spera di riuscire insieme alla Comunità montana nella partita della modernizzazione dell’illuminazione pubblica, c’è da sistemare il Catasto e qualche altro lavoretto sarà possibile, ma solo riuscendo a partecipare ai bandi.

«La cosa che ci fa specie è che per duecento metri scarsi di territorio non siamo Comuni di confine, ma di seconda fascia – per Grandi questo è un cruccio -. Questo ci penalizza non solo rispetto a Comuni vicino come Valvestino o Idro, ma anche con quelli tipo Limone sul Garda oppure Ponte di Legno, messi molto meglio di noi con i trasferimenti pubblici e più in generale con le finanze. Bisogna che su questa partita tutti insieme ci facciamo una bella pensata».  

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