Matria
di Sal Paradise

In me una domanda sorge spontanea (ed anche un po’ polemica): perché da sempre si parla (e tanto) di Patria, ma non si è mai parlato di Matria?


È vero che i padri ci mettono il seme, ma è anche vero che le madri custodiscono il frutto di questo seme e lo danno alla luce.

È vero che (soprattutto nei tempi passati) i padri andavano in giro per il mondo a lavorare per mantenere la famiglia; ma è anche vero che sulle spalle delle madri restava tutto il peso della famiglia.

È vero che il padre era ministro del Lavoro e degli Esteri; ma è anche vero che la madre lo era dell’Economia, degli Interni, dell’Istruzione e chi più ne ha più ne metta.

Perciò se siamo così abituati a parlare di “terra dei padri”, potremmo benissimo farlo anche con quella “delle madri”.

Ma già il fatto che la parola per i primi esista, mentre per le seconde non è mai stata creata, lascia ben intendere verso quali lidi ci si orienti.

A mio parere, se c’è una Patria allora ci dovrà per forza essere anche una Matria.

Anche perché ad esser “semper certa” è proprio la “mater”.

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