Da Cimmo al Monte Guglielmo
di Redazione

Meta dell’ultima escursione degli alpinisti del Gruppo Avanzato del CAI di Vestone è stata la “montagna dei Bresciani”, con partenza da Cimmo, frazione sopra Tavernole 


Il monte Guglielmo, la “montagna dei Bresciani”, una classica salita per molti viste le tante persone che si incontrano. 
 
Partiamo da Cimmo, una ridente frazioncina sopra l'abitato di Tavernole. Mentre ci prepariamo una signora del paese ci fornisce le indicazioni per imboccare il sentiero, dopotutto le voci dei ragazzi hanno destato il paesino in una tranquilla mattina di domenica. 
 
Davanti a tutti, i nostri ragazzi che hanno fatto l'uscita di ricognizione. La partenza si presenta fin da subito ripida tra vecchio ciottolato e tratti con fondo cementato, fino ad arrivare alla forcella di Pezzoro. 
 
Si comincia a capire che si fa sul serio, tra un sorso d'acqua e la prima sudata superiamo il roccolo Presanella. Guadagniamo quota, il panorama si apre sulla Valtrompia, nel frattempo arriviamo al dosso Sabbioni,da dove si prosegue verso le malghe Stalletti Bassi, ove faremo una breve sosta, per poi continuare verso gli Stalletti Alti.
 
Gli spazi si aprono agli occhi dei ragazzi, tante cime davanti a noi, il fondovalle che pare così lontano e la pianura avvolta da quella cappa di umidità che le fa da coperchio. Ancora poco poi avremo raggiunto la nostra meta, testa bassa e continuiamo a salire verso il Redentore del Monte Guglielmo. 
 
Ci mescoliamo alla tanta gente che è arrivata da ogni parte, a piedi, in bici, a cavallo, si ha la sensazione di rivivere quelle stagioni dei nostri nonni che salivano sui Monti per fare il pic nic della domenica. 
 
Dall'alto possiamo godere del panorama sul lago d'Iseo, le valli sottostanti con le cime che si elevano facendo bella mostra di sè. Ma ciò che i ragazzi vogliono godere, dopo ore di salita, è quel panino tanto atteso e tanto saporito.
 
Poi il ritorno, seguendo il sentiero per gli Stalletti Alti, scendendo lungo il sentiero cosiddetto “Traversi”, fino ad arrivare alla Malga Pontogna, e poi al ridente paesino di Cimmo. Ad aspettarci il pullman,che con un paio di squilli di clacson richiama i ragazzi, mentre si rinfrescano alla fontana che si trova prima dell'ingresso del paese.
 
La giornata sta per concludersi, le lunghe ore di cammino sono passate, si può ritornare a casa raccontando di essere stati sul Go’lem, la montagna dei Bresciani per eccellenza. Alla prossima…
 
Patrizia ASAG del CAI Vestone
190618-alpinisti-av1.jpg 190618-alpinisti-av1.jpg