Consiglio comunale sul tema depuratore
di Cesare Fumana

È convocato per questo giovedì sera a Gavardo il consiglio comunale ad hoc sul tema del maxi depuratore del Garda. Intanto il presidente della Provincia annuncia la convocazione del tavolo di confronto


Come già annunciato
, il sindaco di Gavardo Davide Comaglio ha convocato per questo giovedì 4 luglio alle 20.30 presso la sala consiliare del municipio, una seduta ad hoc del Consiglio comunale dedicata al tema del depuratore del Garda.

L’unico punto all’ordine del giorno, infatti, è la “Mozione del Sindaco in merito alla depurazione della rete fognaria dei paesi afferenti alla sponda bresciana del lago di Garda. Opposizione alla realizzazione del depuratore di Gavardo e al potenziamento del depuratore di Montichiari”.

Una netta presa di posizione che l’organo politico comunale è chiamata a prendere, come già avvenuto per tanti Comuni dell’asta del Chiese.

Nel frattempo, è giunta la notizia che il presidente della Provincia, Samuele Alghisi, convocherà presto (indicativamente entro il mese di luglio) il tavolo di confronto con enti del territorio interessati al depuratore del Garda, come richiesto da tempo da più parti.

L’annuncio del presidente è arrivato ieri durante l’incontro avuto, insieme al consigliere delegato Giovanni Battista Sarnico, con il nuovo cda di Acque Bresciane, il gestore unico del servizio idrico che ha inglobato Garda Uno.

Sul tema depuratore, hanno spiegato Alghisi e Sarnico, «abbiamo concordato di convocare presto un tavolo di confronto con i territori, prima di procedere con la realizzazione dell’opera. È però fondamentale produrre una documentazione e un progetto sul quale discutere in modo concreto».

È intenzione della Provincia coinvolgere l’Ato, la Comunità del Garda, la Comunità montana di Valle Sabbia e i due neosindaci di Montichiari e Gavardo, in presenza dei tecnici e del nuovo cda di Acque Bresciane «per un concreto confronto».

Se si parla di confronto, allora bisogna avere almeno due o più progetti da confrontare, altrimenti che confronto sarebbe?

Al momento l’unica ipotesi (parliamo di ipotesi perché finora di progetti concreti sulla carta non se ne sono visti) è quella di un depuratore a Gavardo per i Comuni dell’Alto Garda e di uno a Montichiari per il Basso Garda.

Alghisi ha ricordato, nei giorni scorsi, come non spetti alla Provincia trovare soluzioni alternative.

Lo stesso presidente ha poi chiarito chi deve assumersi la decisione: «Il nuovo depuratore del Garda è frutto di un accordo fra Ministero dell’Ambiente, Regione e Ufficio d’Ambito. La Regione e l’Ambito hanno potere decisionale, non io».

Sapere chi deve decidere è già un passo avanti, visto che finora non si sapeva nemmeno questo. Certo non si può prescindere dagli enti dei territori direttamente interessati.


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