Disubbidienza «positiva»
di Rosina

«Condanniamo una donna per avere violato la legge e non la ringraziamo per aver salvato 42 persone».
La differenza fa diritto "positivo" e diritto "naturale"



Antigone è una tragedia di Sofocle, l’opera racconta la storia di una donna che decide di dare sepoltura al cadavere del fratello Polinice contro la volontà del nuovo re di Tebe, Creonte.
Scoperta, Antigone viene condannata dal re a vivere il resto dei suoi giorni imprigionata in una grotta.

Se oggi vi chiedessi di non dare degna sepoltura ad un cadavere quanti di voi riterrebbero moralmente giusto dare seguito alla mia richiesta? E se io fossi il vostro legislatore lo riterreste forse meno ingiusto?
Oggi come allora la nostra moralità si indigna di fronte a leggi che riteniamo moralmente ingiuste.

Norberto Bobbio disse: «le leggi positive, giuste o ingiuste, buone o cattive che siano, sono da ubbidire, perché servono ad attuare valori senza i quali nessuna società potrebbe sopravvivere, come l’ordine, la pace, la certezza, in genere la giustizia sociale».

Ad un diritto naturale che sembra scritto dentro ognuno di noi dal tempo e dalla vita  si contrappone un diritto positivo scritto da un legislatore investito di tale compito che però appare essere a molti come l’unica certezza.
Non sempre il diritto positivo è la positivizzazione, mi perdonerete il gioco di parole, del diritto naturale, e laddove non lo é ci appare come ingiusto. Ogni forma di positivizzazione che non abbia lo scopo primario di enunciare la nostra “legge naturale umana” o che non possa essere interpretata in tal senso dovrebbe essere eliminata.

L’affermazione dei diritti fondamentali come ingrediente imprescindibile di un neo costituzionalismo dovrebbe aver illuminato la via circa l’importanza della dignità umana al di sopra di qualsiasi altro interesse, e quale diritto se non il diritto naturale può difendere la stessa?

Grazie invece alla preminenza del diritto positivo siamo ancora fermamente convinti nella difesa dei confini territoriali e degli interessi economici in un mondo nuovo dove la tecnologia ha virtualmente abbattuto qualsiasi confine.
Crediamo di difendere i nostri confini e così di difendere la nostra economia senza comprendere che probabilmente ciò  che ci salverà in futuro sarà proprio l’apertura ad altre economie ed altre culture.

Condanniamo una donna per avere violato la legge e non la ringraziamo per aver salvato 42 persone.
Quando ci  lamentiamo perché quelle persone salvate non appaiono come estremamente malnutrite è come quando la denuncia di una donna non viene presa sul serio perché non provata con segni di violenza fisici; dunque siamo in un’ era dove il dolore non merita di essere guarito se non è fisicamente particolarmente grave e visibile?

Un mondo dove il diritto positivo sovrasta il diritto naturale è ingiusto a priori perché l’interpretazione della legge dovrebbe sempre tener conto della centralità dell’essere umano e della sua dignità.

Disubbidienza positiva significa disubbidienza alle leggi positive eticamente ingiuste, essa non dovrebbe solo essere un diritto ma un dovere!

Rosina

190704_diritto.jpg