Parapendio all'Alpo di Bondone
di Aldo Pasquazzo

Uno sport sempre più praticato in zona, soprattutto dai turisti provenienti dal nord Europa, nonostante i rischi che comporta. Tante, ogni settimana, le richieste di soccorso 


Al parapendio nella zona di Bondone sono dedicate diverse scuole, ma è altrettanto vero che settimanalmente abbondano anche i soccorsi necessari. 
 
L'ultimo in ordine di tempo è avvenuto l'altra mattina, quando all'Alpo si sono riuniti i Vigili del Fuoco di Bondone e Baitoni, il Soccorso alpino e l'elisoccorso.
 
L'intervento - fa sapere Fausto Cimarolli, comandante dei pompieri di Baitoni e Bondone - è stato espletato verso quel versante lungo l' Alpo dove i parapendii sono soliti lanciarsi.  
 
Nell'occasione erano in quattro coloro che erano alle prese  per scendere verso la Piana dell'Idroland, un'area dislocata ai margini del lago d'Idro che ha tutte le caratteristiche per accogliere coloro che praticano parapendio.
 
“Allertati da selettiva siamo intervenuti in massa per recuperare un 39enne tedesco che, per cause tutte da accertare, era volato per una trentina di metri. All'arrivo dell'elicottero il medico rianimatore è stato calato con il vericello sul posto, dove l'uomo è stato soccorso e stabilizzato, quindi riportato in superficie e trasferito con l'elicottero al Santa Chiara. Fortunatamente non è risultato essere in pericolo di vita”.
 
Comandante, il versante dell'Alpo effettivamente attira coloro che praticano tale disciplina?

“La zona non solo si presta, ma è considerata il top per quanti praticano quella discesa dal cielo. In larga parte si tratta di gruppi di turisti provenienti dal nord Europa. Comunque a questa nuova emergenza i miei uomini si sono ben presto adattati e sono sempre pronti ad intervenire con competenza”.
 
Da una conta sommaria settimanalmente da aprile a settembre sono almeno un centinaio coloro che nel fondovalle si esercitano con il parapendio. La zona più gettonata è sicuramente l'Alpo, ma altri non disdegnano di calarsi dalle parti della cosiddetta Storo Alta (Canal) a  monte di Faserno, oppure di scegliere come base di atterraggio la zona ai margini del Sorino. 
 
Uno sport molto amato, divenuto ormai elemento caratteristico della zona, che porta anche un discreto guadagno per gli esercenti del territorio, visto il flusso turistico in alberghi, ristoranti, pizzerie e campeggi, soprattutto nei fine settimana.
 
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