Insieme si può fare
di Valerio Corradi

Il 16 luglio ci sarà l’ultima tappa di “Attraversare la notte”, un’iniziativa della Acli di Brescia che quest’anno ha sostenuto un concreto progetto di solidarietà in Siria


Martedì 16 luglio a Capo di Ponte, in Valle Camonica, con la consueta camminata notturna al chiaro di luna, si concluderà la terza edizione di “Attraversare la notte”. È un’iniziativa promossa dalle Acli Provinciali di Brescia e da US Acli che ha toccato varie località della provincia di Brescia con l’obiettivo di offrire, tramite lo sport, opportunità di riflessione, di confronto, di impegno per un mondo più giusto.

Quest’anno, ai numerosi partecipanti in ogni tappa è stato proposto un percorso a piedi preceduto da un breve momento di riflessione su un articolo della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo nel 70° anniversario dalla sua approvazione.

“Attraversare la notte” ha anche offerto la concreta opportunità per sostenere un progetto internazionale di solidarietà dell’associazione “Insieme si può fare - Onlus” finalizzato alla costruzione di una scuola nel campo sfollati di Bab Al Hawa collocato nel nord della Siria, a 50 km da Aleppo, vicino al confine con la Turchia.

Da alcuni mesi la situazione della Siria è scomparsa dai principali notiziari nazionali ma le condizioni di vita del popolo siriano rimangono estremamente critiche a causa degli stravolgimenti generati da una cruenta guerra durata 8 anni. Il conflitto ha prodotto oltre 300 mila morti e 5,4 milioni di rifugiati. Molti organismi internazionali come l’Unicef hanno più volte lanciato l’allarme per la precarietà delle condizioni di vita delle fasce più deboli della popolazione, in particolare delle migliaia di bambini rimasti senza casa e spesso anche senza genitori.

In questo quadro l’iniziativa “Insieme si può fare School” è una delle tante azioni di concreta solidarietà che mostrano quanto sia semplice fornire un aiuto a distanza a chi si è trovato a nascere nella parte meno fortunata del mondo.

La struttura realizzata
nel progetto è andata a sostituire le 4 tende che in precedenza ospitavano i bambini di Bab al-Hawa. In pochi mesi si è realizzata una scuola attrezzata per offrire istruzione a oltre 250 alunni. Una delle nuove aule è stata intitolata a Brescia e alla memoria di Marina Fasser, giovane docente di Brescia e cooperatrice in Siria, scomparsa in un incidente stradale nel 2017.

A volte ci si chiede il motivo per cui valga la pena fare solidarietà oggi. Questo motivo forse può essere trovato nel semplice e sincero sorriso dei tanti bambini siriani che grazie a piccoli gesti di generosità possono ricevere ogni giorno un minimo d’istruzione e un pasto caldo.  

Nelle foto:
. la nuova scuola
. un momento di vita scolastica
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