Propongo lo scambio depuratore - ex ospedale
di Redazione

Vorrei cortesemente chiedere spazio nella rubrica "Lettere al direttore" per poter pubblicare queste mie riflessioni sul tema maxi depuratore a Gavardo


Egr. Direttore,

sfrutto questo spazio che il Suo giornale mette a disposizione del lettore per scrivere in realtà ad un’altra persona.
Il destinatario di questa lettera è in realtà il sig. Sindaco di Salò Giampietro Cipani.
Ho letto che in questi giorni non sta attraversando un periodo particolarmente sereno.
Ho appreso dai giornali che l’affare legato al recupero dell’ex ospedale di Salò è sfumato e che Lui sarebbe addirittura “arrabbiato”.
Lo capisco, era uno dei punti cardine del suo programma elettorale e a pochi mesi dalla Sua elezione il progetto da Lui tanto appoggiato si è sciolto come neve al sole.

Devo dire che da valsabbino e da gavardese in effetti mi sento un po’ in colpa.
Il Sig. Sindaco di Salò, anche recentemente, non ha perso occasione di ricordare come i comuni del lago siano stati particolarmente generosi con noi, tanto da “lasciarci” in tempi remoti anche l’ospedale di Gavardo “sacrificando” Salò (ospedale che era proprio in quell’edificio che adesso si voleva ristrutturare).

In realtà le cose sono andate molto diversamente da come il Sig. Sindaco di Salò le racconta, in effetti dovrebbe fare un grosso “mea culpa” su tutta la questione ospedale ma non è il caso di riaprire vecchie ferite, anzi, forse è il caso di passare oltre e di ritornare il favore.
Infatti, come molti sapranno, da molto tempo si discute di un altro grande regalo che la comunità gardesana vorrebbe fare alla Vallesabbia e di nuovo, ne siamo onorati, a Gavardo.

Parliamo del grande regalo del mega depuratore del Garda che si vorrebbe costruire a Gavardo.
“Una grande opportunità per il territorio” è stata addirittura definita dal Presidente della Provincia Samuele Alghisi a cui, è doveroso dire, devono essere aggiunte le milionarie “compensazioni ambientali” pari al 10% per 8 anni della tassa di soggiorno dei comuni del lago che si riconoscono nella Comunità del Garda.

Forse i cittadini di Salò non lo sanno ma il 10% dell’importo della tassa di soggiorno, per 8 anni, lo daranno a noi gavardesi e monteclarensi che, in effetti, ci sentiamo un po’ in imbarazzo ad accettare tanta generosità

Così, mi prendo la briga a nome dei miei concittadini, di fare questa proposta.
Propongo di chiudere la questione maxi depuratore del Garda rifiutando il regalo della sua costruzione a Gavardo e delle relative compensazioni e di lasciare tutto al Sig. Sindaco di Salò e al Suo comune.

Così facendo, il Sig. Sindaco di Salò, semplicemente accettando di costruire il depuratore sul Suo territorio (visto che non c’è legge che lo vieta e mi risulta che qualcuno gli abbia indicato anche il posto e come fare) potrebbe non solo tenersi il 10% della Sua tassa di soggiorno e usarlo sul Suo territorio ma potrebbe tenersi anche una bella fetta del 10% della tassa di soggiorno messa a disposizione dagli altri comuni del Lago.

Non faccio fatica a credere che i suoi conterranei amministratori locali potrebbero anche essere molto più generosi con un loro “vicino di lago” che con noi Valsabbini e, visto che si parla della metà di 15 milioni di euro in “compensazioni ambientali”, sicuramente potrebbero fare anche uno sforzo in più.

In questo modo (senza fare gli egoisti visto che servirebbero 2 depuratori a lago) il Sig. Sindaco di Salò potrebbe investire la metà della cifra totale delle compensazioni nel recupero dell’ex ospedale di Salò invece che in poco veritieri “corridoi ecologici” a Gavardo.
Un tale investimento, comunque ambientale visto che si tratta di una ristrutturazione di un immobile non utilizzato, renderebbe tutta l’operazione immobiliare ex Ospedale di Salò molto più allettante e sicuramente con una maggiore quota di proprietà in rimanenza per il Comune di Salò con una conseguente maggior rientro nella vendita / affitto dell’immobile ristrutturato.

Così facendo, finalmente, si chiuderebbe la storica questione del “furto” dell’ospedale a Salò da parte dei Valsabbini e si eviterebbe la guerra che si prospetta all’orizzonte tra “quelli del lago” e “quelli del Chiese” per la depurazione delle fogne del Garda.
Si prenderebbero un sacco di piccioni con una fava, anzi, con un depuratore.

Filippo Grumi
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