Un anno fa la scomparsa di Iuschra
di Cesare Fumana

Questo venerdì nel primo anniversario della sparizione, una camminata di solidarietà a Cariadeghe, organizzata dalla Protezione civile di Serle, in ricordo della ragazzina



Ricorre questo venerdì 19 luglio il primo anniversario della scomparsa di Iuschra Gazi, la ragazzina dodicenne di origini pakistane, affetta da autismo, scomparsa sull’Altopiano di Cariadeghe mentre era in gita con altri bambini disabili accompagnati da operatori della Fobap di Brescia.

Un dramma che ha coinvolto l’intera comunità di Serle, che sin dall’inizio si mise a disposizione della macchina delle ricerche messa in campo dalla Prefettura di Brescia per dare supporto alle persone impegnate sul campo nelle operazioni di ricerca.

«Ricordando Iuschra»
In particolare il gruppo di Protezione civile di Serle che ha curato in particolare la logistica, ma non solo. Proprio loro, a distanza di un anno, hanno voluto mantenere viva la memoria del tragico evento organizzando una camminata di solidarietà.

L’iniziativa, denominata «Ricordando Iuschra», si avvale del patrocinio di Comune e Provincia.

L’appuntamento è per le 19.30 di venerdì presso il rifugio degli Alpini in Cariadeghe: da lì ci si metterà in marcia per raggiungere, dopo un percorso di circa tre chilometri attraverso la strada sterrata e i sentieri, l’antico monastero di San Bartolomeo.

Per l'occasione, nel punto dove la ragazzina è stata vista per l'ultima volta, gli uomini della Protezione civile pianteranno un Carpino bianco, che sarà "L'albero di Iuschra" e nella roccia lì vicina l'Amministrazione comunale farà fissare una targa "per non dimenticare"

Ricerca in due tempi
La ragazzina sfuggì al controllo degli accompagnatori poco prima di mezzogiorno di giovedì 19 luglio 2018 e fuggì lungo un sentiero di Cariadeghe, forse spaventata da un cane. Di lei si persero completamente le tracce.

Fu una massiccia operazione di ricerca quella messa in campo dalla Prefettura, che vide coinvolti Carabinieri, Soccorso alpino e speleologico, Vigili del fuoco e Protezione civile, coinvolgendo nelle ricerche per 10 giorni centinaia di volontari dei gruppi della Protezione civile, oltre a gruppi specializzati con cani molecolari e droni.

Le ricerche andarono avanti
fino al 28 luglio, poi fu tolto il blocco stradale su Cariadeghe e rimase un presidio della Protezione civile di Serle.

In seguito, per vagliare la segnalazione di un abitante di Serle, su ordine della magistratura, che nel frattempo aveva aperto un’inchiesta sulla scomparsa, le ricerche furono riprese dal 27 settembre al 3 ottobre, per ispezionare la zona a valle della frazione di Castello.

Non furono risparmiati né uomini né mezzi, con l’utilizzo di elicotteri e droni, mettendo in campo anche il massimo della tecnologia disponibile (mappe gis, tracciati gps, ecc.).

Ricerche senza esito
L’ipotesi per cui alla fine propendevano i soccorritori e riferita dall’allora prefetto Vardè è che la ragazzina fosse caduta in qualche anfratto dell’Altopiano.

Purtroppo la morfologia del territorio non ha agevolato le ricerche, e gli eventi atmosferici, in particolare un violento temporale abbattutosi in zona la sera del giorno successivo alla scomparsa, hanno probabilmente alterato le condizioni, tanto che anche i cani molecolari non hanno più rinvenuto alcuna traccia.

Resta per tutti l’amarezza per questa tragica vicenda e per i familiari l’angoscia di non sapere dov’è finita la loro Iuschra.

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