Lettera aperta al nuovo presidente
di Gianluca Bordiga

Questo venerdì alle 18 ci sarà l'Assemblea che affiderà i nuovi incarichi di governo in Comunità montana. Le associaizoni contrarie alla costruzione del depuratore del Garda a Gavardo e Montichiari, anticipano le loro richieste



Egregio Direttore,

Le scrivo la presente lettera in veste di Portavoce del "Tavolo delle Associazioni che amano il Fiume Chiese e il suo Lago D'Idro", l'organizzazione unitaria costituitasi il 12 ottobre 2018 e che oggi annovera 19 formazioni sociali che sono unite per rigenerare il deflusso ecologico del Chiese in ogni tratto, e Le scrivo la presente con la preghiera di pubblicarla quanto prima, per l'urgenza dell'argomento, e La ringrazio moltissimo.

Quanto segue:

- ho saputo che nei prossimi giorni si riunirà l'Assemblea della Comunità Montana di Valle Sabbia per eleggere il suo nuovo Presidente;

- voci dicono che ci sarà un unico candidato, e che sarà il Presidente uscente sig. Giovanmaria Flocchini;

- chiunque sarà il nuovo Presidente, egli non può sottovalutare la gravità del pericolo di disastro ambientale che incombe sul Fiume Chiese con l'ipotesi di scaricarvi dentro gran parte della depurazione del Lago di Garda mediante due mega impianti che vorrebbero realizzare a Gavardo e a Montichiari;

- quello a Gavardo, secondo gli ideatori del progetto, verrebbe realizzato per primi, già nel 2020;

- la logica di questo progetto di voler scaricare nel Chiese la depurazione de Garda viene da lontano, è stata concepita 6 anni fa quando ipotizzarono di portare tutti quei reflui nel Comune di Visano, mediante una condotta forzata di circa 80 chilometri;

- l'ipotesi di Visano poi venne scartata, sia per l'opposizione di quei territori che per l'assurdità del progetto;

- ma l'ipotesi successiva di fare due mega depuratori a Gavardo e a Montichiari non è meno assurda, anzi ha degli aspetti ancora più gravi per l'ambiente del Fiume Chiese;

- addirittura è stato ammesso nella riunione convocata dai Consiglieri regionali bresciani il giorno 11 aprile 2019 che una spinta fondamentale per pensare questa nuova ipotesi progettuale di realizzare due mega depuratori a Gavardo e a Montichiari sia venuta dal comparto agricolo della pianura bresciana, che in tal modo, calcolando che ogni persona utilizza mediamente 200 litri di acqua al giorno, avrebbero una nuova e immensa quantità di acqua per poter proseguire la loro agricoltura del Mais da trinciato con l'irrigazione cd. a scorrimento, ovvero inondando i campi, tecnica concepito nell'ottocento, senza dover convertire questa agricoltura verso prodotti meno idrovori e senza dover ammodernare i loro sistemi irrigui che vanno a depauperare la risorsa primaria, impoverendo Fiumi e Laghi;

- ma in ogni caso, quello che la scrivente organizzazione unitaria è a chiedere a chi verrà eletto Presidente della Comunità Montana di Valle Sabbia è l'impegno concreto a difendere il Fiume Chiese da questo pericolo incombente della depurazione del garda che vorrebbe addossare il suo fardello al Fiume Chiese;

- la difesa del Chiese è una attività primaria della Comunità Montana, ovvero è la difesa del suo territorio, e su questo chi si candida a divenirne Presidente DEVE DIRE CHIARAMENTE PRIMA COSA PENSA DI QUESTO PERICOLO;

- STESSO IMPEGNO MORALE E QUINDI ANCHE CONCRETO LO HANNO I SINDACI TUTTI DELL'ASTA DEL CHIESE, DALLA SORGENTE ALLA IMMISSIONE NELL'OGLIO, e pertanto oggi stiamo scrivendo questa LETTERA APERTA che invieremo anche ad ogni Sindaco dei Comuni Valsabbini proprio per evidenziare questa attuale situazione di gravissimo pericolo per l'ambiente del Fiume Chiese;

- l'opposizione che noi portiamo è in linea di principio, OGNI BACINO RISOLVA I SUOI PROBLEMI, è inammissibile che un territorio vada ad addossare i propri reflui ad un altro territorio;

- inoltre, oltre ai valori delle motivazioni in linea di principio, il Fiume Chiese è un corpo idrico che già ha grandi problemi e i suoi Sindaci NON POSSONO acconsentire che diventi il corpo recettore di uno dei territori economicamente più ricchi d'europa;

- ovvero ne i Sindaci e ancor meno il Presidente della Comunità Montana che unisce gran parte di questi Sindaci possono commettere lo sbaglio di assumersi la responsabilità storica di accettare questa ipotesi di far scaricare nel Chiese la depurazione del lago di Garda, e farlo lasciandosi ingolosire da compensazioni che sarebbero il trasferimento di contributi pecuniari;

- tempo fa il Presidente uscente Giovanmaria Flocchini, insieme al Presidente della Provincia di Brescia accettò questa ipotesi di dire di si in cambio di compensazioni economiche;

- vogliamo pensare che lo abbia fatto perché non aveva ancora ben chiaro il gravissimo rischio ambientale che tutto questo porterà al Fiume Chiese, e quindi vogliamo pensare che oggi sappia dichiarare chiaramente la contrarietà a questa assurda ipotesi, prima della sua eventuale elezione;

- e vogliamo pensare che ovviamente gli stessi Sindaci valsabbini che lo vorranno eleggere siano attenti a far sì che il loro candidato prenda questa posizione netta in difesa del territorio, e che pertanto essi stessi primi difensori dei ogni ambito territoriale vogliano non sottrarsi dal dichiarare la netta opposizione a questa assurda ipotesi di divenire lo scarico fognario del Lago di Garda.

Tanto ci aspettiamo.

Distintamente.

Per i Tavolo delle Associazioni che amano il Fiume Chiese e il suo Lago d'Idro
il Portavoce Gianluca Bordiga

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