Una nuova scuola per i bimbi di Ponte Caffaro
di val.

Tappe forzate per limitare il ritardo nella consegna dei lavori. Finalmente la scuola c'è, intitolata all'indimenticata maestra Maria Gabos. Grande la partecipazione per inaugurarla



Rischiavano di tornare fra i banchi nei container, i bimbi e i ragazzini di Ponte Caffaro.
Invece no: pur in ritardo e a tappe forzate, la nuova scuola in sostituzione di quella ormai fatiscente, è stata realizzata e ieri il paese ha potuto partecipare unito alla sua inaugurazione.

E che scuola, quella dedicata all’indimenticata maestra Maria Gabos: quasi 1.400 mq gli interni ai quali vanno ad aggiungersi altri mille di cortile esterno.
Nello stesso stabile, in 300 mq di ambienti e altri mille metri di esterni, sono stati sistemati gli uffici comunali decentrati (Ponte Caffaro è frazione di Bagolino, popolosa più del capoluogo), una sala polifunzionale e la biblioteca.

Per quest’opera Bagolino ha investito più di due milioni di euro: 800mila ce li ha messi la Regione, 500mila arrivano dai fondi Odi per i Comuni di confine, 400mila dal conto termico Gse ed il resto da fondi comunali, compreso un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti per 250mila euro.

Ieri in pompa magna l’inaugurazione che, nonostante la costante minaccia di pioggia, ha portato in via Tito Speri alcune centinaia di persone.
Fra i presenti il sindaco Gianzeno Marca e il suo vice Eliseo Stagnoli, che hanno ripercorso le tappe che nel corso degli anni hanno portato alla realizzazione dell’opera, non senza molte difficoltà da superare, anche in queste ultime settimane.

Per l’occasione, intervallati da esibizioni canore della Corale San Giuseppe e del coro Children, sono intervenuti anche il nuovo preside reggente per l’Istituto comprensivo bagosso Andus Aristo, il consigliere Gianantonio Girelli per la Regione, il vicesegretario regionale per FdI Giuseppe Romele che ha ricordato la figura di Marco Scalvini, ex sindaco bagosso e primo promotore del sostegno ai Comuni di confine.

Toccante la testimonianza del poeta Innocente Foglio, che non manca mai nei momenti che contano per la “sua” Bagolino e che ha auspicato, grazie alla scuola e ai suoi insegnanti, un futuro dove nessuno debba sentirsi escluso.

La figura della maestra Maria Gabos, arrivata a Ponte Caffaro dalla Val di Non, motore formidabile di iniziative sociali e culturali, scomparsa prima della meritata pensione, è stata tracciata dagli ex colleghi Piera Lombardi e Sebastiano Tramontana, che hanno poi scoperto una targa ricordo.

La benedizione di don Paolo Morbio
ha preceduto il taglio del nastro affidato al piccolo Giacomo, prima della visita collettiva ai locali della scuola.
La cerimonia si è conclusa con un rinfresco nella sede degli Alpini caffaresi, anche loro presenti all’inaugurazione insieme alle altre associazioni d’arma e ai rappresentanti dei sodalizi che si occupano di protezione civile, di assistenza e di sport.

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