La Scuola dell'Infanzia di Lodrone è stata fondata nel 1957 su intuizione e volontà dell'allora parroco (1947 – 1958) don Gino  Zanella, la cui fotografia è ora un grande quadro incorniciato.

Ebbene ieri – domenica - a distanza di quasi 60 anni e nel giorno della Madonna, quella fondazione è stata intitolata proprio al sacerdote, rappresentato dalla nipote.  

 

Il prete, prima come cappellano e poi come parroco, aveva in precedenza istituito in paese anche una scuola muratori. Originario e ordinato a Cles nel 1945, fu vicario parrocchiale a Strigno (1945-46), Civezzano (1946-47), parroco a Lodrone e Bondone (1947-58), Dambel (1958-67), Ceniga (1967-1979), Montagne (1979-80), insegnante a Tione (1984), residente ad Arco (1984-2003), collaboratore pastorale Torbole e Nago (1993-2000), canonico emerito della Collegiata (2000-2003); residente alla Casa del Clero dal 2003.

 

Scomparso all'età di 94 anni, i suoi funerali si erano svolti martedì 27 maggio a Cles.

 

Dopo di lui a gestire la chiesa e la stessa materna si sono succeduti nell'ordine don Romano Porta, don Tullio Paris e don Cristoforo Bonomini, ma quest'ultimo non come presidente. Con la sua scomparsa  anche quest'altra chiesa è stata aggregata  all'Unità Pastorale “Madonna dell'Aiuto”.

 

“La prima delle insegnanti era stata Antonina Pelanda di Brione, poi Giuditta Toniatti di Tiarno, alla quale subentrò Leda Broccaioli  dal 1960 al 1979, mentre la prima delle collaboratrici ausiliarie invece fu Rosa Luzzani, che all'inizio aveva appena 15 anni” è quanto scriveva e raccontava ieri Anna Rosa Gelmini, sfogliando una sua pubblicazione datata 1987 e redatta in occasione dei trent'anni della scuola. 

 

Chiara Zontini è l'attuale presidente. Parlando a nome dell'ente gestore, la signora ha ringraziato i rappresentanti delle varie istituzioni, ricordando non solo amici e sostenitori ma anche la povera maestra Anna.

 

A parlare si sono poi succeduti il sindaco Luca Turinelli, il parlamentare Diego Binelli e il presidente di Coesi Diego Bonazza, nonché il delegato del Cedis Luigi Brunello e il reverendo arciprete don Andrea Fava, che ha poi impartito la benedizione.

 

“I frequentanti - fanno sapere gli assessori  Luca Buetchiewietz e la collega  alla cultura Ersilia Ghezzi - al momento risultano 28, le  sezioni  una e mezzo, mentre il personale comprende quattro maestre (tre a tempo pieno oltre anticipo e posticipo) e altre quattro ausiliarie di cui due con orario ridotto” .