«Il nome negato»
di red.

Appuntamento domani, 11 ottobre, a Salò per la presentazione del libro di Fabrizio Galvagni, un’interessante ricostruzione storica della tragica vicenda di Amerigo Rizzardini



Si intitola “Il nome negato”
ed è stato scritto da Fabrizio Galvagni il volume che verrà presentato questo venerdì, 11 ottobre, alle 20.30 presso l’Auditorium del Palazzo della Cultura di Salò.

Mercoledì 3 aprile 1918: in una strada di Ala, poco più a sud di Rovereto, viene eseguita la condanna a morte per fucilazione del caporale degli Alpini Amerigo Rizzardini, vobarnese. Motivazione della sentenza: “Rifiuto di obbedienza e rivolta a mano armata”.

Domenica 5 giugno, Festa dello Statuto: a Vobarno si inaugura solennemente il monumento ai caduti della Grande Guerra.

Sul monumento non compaiono però i nomi dei caduti per onorare i quali il monumento è stato realizzato. La circostanza è inusuale; ma una ragione c’è ed è proprio quella condanna a morte per fucilazione eseguita poco più di tre anni prima.

“Il nome negato”, diciannovesimo nella serie dei  “Quaderni della Compagnia delle Pive”, ha voluto essere un contributo di conoscenza e di riflessione che l’Associazione ha ritenuto opportuno offrire  - in primis – alla comunità vobarnese in occasione dei cento anni dalla fine della Grande Guerra.

L’autore Fabrizio Galvagni ha cercato di ricostruire la storia attraverso le scarse (e spesso contradditorie) testimonianze disponibili. Il volume sarà presentato dal sociologo e storico Luigi Troina.

L'evento è promosso dall'Ateneo di Salò in collaborazione e con il patrocinio dell'Assessorato alla Cultura della Città di Salò.


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