A Ecomondo va in scena l'economia circolare
di Redazione

Anche otto aziende valsabbine dalle fonderie alla meccanica alla fiera dell’Industria verde in calendario dal 5 all’8 novembre a Rimini


Dal 5 all’8 novembre alla Fiera di Rimini si rinnova l’appuntamento con Ecomondo, evento della circular e green economy che si svolgerà in contemporanea con Key Energy, il salone delle energie rinnovabili. Alla 23ma edizione della manifestazione organizzata da Italian Exhibition Group sono attesi 1.300 espositori da 30 Paesi e visitatori da 150 Paesi.
In programma 150 seminari con mille relatori. In contemporanea anche il biennale Sal.Ve, Salone del Veicolo Ecologico.

Alla kermesse romagnola partecipano 48 imprese del bresciano, fra cui otto valsabbine: Bte e Mec Spa di Paitone, Carnovali e Zato di Prevalle, Raffmetal di Casto, Ecoexport, Ecowelt ed Eco Valsabbia di Gavardo.

Ecomondo vuole essere l’evento di riferimento per chi cerca idee e progetti capaci di avviare lo sviluppo di un ecosistema imprenditoriale innovativo poco impattante su suoli, acqua e aria.

Le proposte riguardano tutta la filiera dell’economia circolare: dall’eco-design al recupero di materia prima ed energia, fino a trasporti, bonifiche e riqualificazione di aree contaminate terrestri e marine.

Non mancherà nemmeno Assofond, l’associazione di Confindustria che raggruppa le fonderie italiane, che presenterà i primi risultati del progetto europeo «Environmental footprint for improving and growing eco-efficiency», a cui aderisce l’industria pesante italiana. Finanziato dalla Commissione europea e coordinato dall’istituto di management della scuola superiore Sant’Anna di Pisa, il progetto coinvolge fonderie, agroalimentare, legno-arredo, ristorazione.

In questi settori si sta sperimentando l’adozione della «Product environmental footprint», un metodo di calcolo sull’impronta ambientale di quanto viene prodotto.

L’obiettivo è consolidare la nuova metodologia per consentire alle aziende di misurare l’impatto ambientale del loro lavoro e di quel che producono, dall’estrazione delle materie prime fino allo smaltimento, per capire come migliorare. Complessivamente per i quattro giorni più «green» dell’anno sono attesi 1.300 espositori da trenta paesi e visitatori da 150 paesi.

Il programma prevede 150 seminari con mille relatori italiani e internazionali, e la presenza di 500 buyers da tutto il mondo. Ecomondo è anche molto ambiziosa.

Quest’anno il tema di fondo sarà la costituzione di «Un nuovo patto verde in Italia e in Europa», attraverso cui ci si prefigge di affrontare congiuntamente la crisi ambientale, la bassa crescita economica e la crescente disuguaglianza sociale.

I temi sono rilevanti. Secondo recenti previsioni della Fondazione sviluppo sostenibile, innescare l’economia circolare potrebbe dire generare 150.000 nuovi posti di lavoro in Italia entro il 2025.
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