A fuoco il fienile di Claone
di val.

Prima il fumo, poi le fiamme, visibili dal paese. E il fienile è andato completamente distrutto. Niente dolo


I primi ad intervenire sono stati gli uomini della Protezione civile di Lavenone, ma hanno potuto fare ben poco, poi sono arrivati coi pick-up e i “moduli” i pompieri da Bagolino, Vestone e Salò.

Sono stati questi gli unici mezzi coi quali è stato possibile avvicinarsi almeno un po' alle fiamme, fin sul piazzale della chiesetta di Claone dedicata a San Giovanni Battista, quella che si vede in alto sempre illuminata, a Lavenone.
I colleghi con le autobotti sono fermati in paese a fare da supporto

Il fienile era ancora più su, un centinaio di metri, raggiungibile solo con le lance buone per l’antincendio boschivo.
Le prime fiamme sono state notate dal paese una manciata di minuti dopo lo 18 di ieri e lo spegnimento delle fiamme, con la successiva bonifica, è andato avanti per ore, fin verso le 22.

Escluso il dolo.
Ancora è da stabilire se le fiamme siano scaturite da un corto circuito oppure dai residui di una saldatura effettuata all’imbrunire dallo stesso proprietario, un pensionato vestonese.

L’uomo si era allontanato da poco dalla proprietà quando è stato richiamato e ha dovuto ritornare sui suoi passi.

Danni ingenti

Nell’incendio, oltre alla copertura del fienile andata completamente distrutta, insieme a diversi quintali di legna da ardere, sono andati in fumo anche diversi attrezzi agricoli, compresa la motocarriola utilizzata per risalire la ripida china lungo l’unico sentiero d’accesso.


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